Agosto da grandi numeri per gli albergatori del Nord Sardegna che nel mese scorso hanno fatto registrare un indice di riempimento delle camere dell’83,72 per cento. Oltre quattro punti percentuali in più rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Rimane ancora difficilmente raggiungibile l’exploit del 2022 quando dopo il Covid si arrivò ad uno straordinario 87,16 per cento. Gli uffici provinciali Federalberghi-Confcommercio di Via Pascoli a Sassari riferiscono di un campione giornaliero di 4.270 posti letto, 132.370 su base mensile, i quali hanno generato 11.639 arrivi nazionali e 18.190 arrivi internazionali, 48.074 presenze connazionali e 62.995 presenze d’oltralpe. Ottimo il risultato di Alghero con l’indice di occupazione che tocca quota 86,90 per cento contro 82,44 per cento del 2023. Sul Golfo Asinara e Sassari, l’indice è invece pari al 77,80 per cento contro il 72,61 per cento del 2023.
“Il mese di agosto – afferma il presidente Federalberghi Confcommercio provincia di Sassari, Stefano Visconti – non tradisce le aspettative degli operatori, confermando l’Isola di Sardegna tra le destinazioni turistiche preferite per le vacanze tipicamente estive. Una conferma che è resa meno felice solo dalla differenza di occupazione delle camere se raffrontate col 2022, dove l’indice aveva sfiorato il 90 per cento su Alghero e superato l’ottanta per cento nel resto della provincia”.
Performance difficili da ripetere, quelle del 2022, perché condizionate dall’effetto “liberi tutti” di fine pandemia. “In effetti, in quell’anno la partenza stagionale fu difficile, caratterizzata dalle ultime restrizioni sui liberi movimenti delle persone a causa del Covid – prosegue -, poi nei mesi centrali e fino ad ottobre le strutture ricettive inanellarono ottimi risultati occupazionali. Sulla spinta della voglia di turismo che era stata repressa per due anni”. Il ritorno dei visitatori d’oltralpe, invece, è la nota più lieta della stagione turistica 2024. “I clienti di mercato internazionale hanno potuto programmare e pianificare per tempo le proprie vacanze e questo ha favorito il loro ritorno sui nostri lidi – precisa Visconti – a tutto beneficio dell’occupazione. Diverso il riscontro sui ricavi medi per camera, che restano costanti rispetto al 2023, col beneficio per le aziende di migliori occupazioni camere. Abbiamo infatti riscontrato una minor propensione alla spesa, soprattutto extra, dei nostri ospiti, anche per effetto dei fenomeni recessivi o stagnanti di alcune economie per noi di riferimento, su tutte quella tedesca”.
Per settembre e ottobre, le sensazioni paiono positive. “Tolta una piccola flessione, fisiologica, nei primi 10 giorni di settembre, grazie anche all’apporto del turismo delle comitive organizzate da Agenzia di Viaggio – conclude – i mesi di fine stagione paiono migliori di quelli dell’anno 2023. L’estensione della stagione per tutto ottobre è infatti uno degli obiettivi della nostra categoria. Con la fine della stagione estiva aeroportuale e l’arrivo dell’autunno, strutturalmente il nostro prodotto turistico andrà in pausa. Come consueto”.
Massimo Sechi