Sciopero generale domani nello stabilimento chimico di Porto Torres. I lavoratori si fermeranno per un giorno e manifesteranno a Cagliari, davanti a Villa Devoto, per contestare la gestione Eni del sito industriale e chiedere alla Regione di attivare un tavolo di confronto di livello regionale e nazionale.
A organizzare la protesta sono i sindacati Cgil, Cisl e Uil di Sassari che già la scorsa settimana avevano manifestato in un’assemblea pubblica davanti al municipio di Porto Torres. A generare il malcontento dei lavoratori diretti e dell’indotto nell’ex petrolchimico sono problematiche che le organizzazioni sindacali contestano da anni, come spiega Massimiliano Muretti, segretario generale Cgil con delega all’Industria: “Sono temi su cui dibattiamo da tempo e sui quali il presidente Solinas e la Giunta regionale, preoccupati solo dei propri staff, appaiono distratti o per niente interessati”.
La lista è lunga: contrazione delle attività manutentive, riduzione delle commesse e precarietà negli appalti, mancanza di una azione della Regione nei confronti dell’Eni.
“Solinas non si preoccupa del futuro industriale né tantomeno di quello energetico dell’isola e del nostro territorio. Scioperiamo per rivendicare la ripresa degli investimenti in chiave sostenibile, per concretizzare le scelte fatte nel 2011, che sono oggi più che attuali e coerenti con il futuro dell’Italia e dell’Europa. A Porto Torres si può e si deve sviluppare la new Green economy, ci sono le professionalità, le competenze, la disponibilità dei siti”.
