Riduzione del pescato, delle giornate e delle ore dedicate alla raccolta dei ricci. Lo prevede l’accordo scaturito dal tavolo alla Regione con l’assessore dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria, al quale hanno partecipato i pescatori di ricci e i loro rappresentanti di categoria. Nei prossimi giorni l’esponente della Giunta firmerà il decreto attuativo del nuovo calendario – e annesse direttive -: riguarda i 189 operatori subacquei in tutta la Sardegna.
La stagione partirà il 15 novembre per chiudersi il 15 aprile 2018. I pescatori professionisti che operano dalle imbarcazioni ridurranno il numero di ceste di ricci, concesse per ogni giornata: si passerà da 6 a 4 ceste e da un totale di 3mila esemplari a 2mila. A chi invece lavora dalla riva sarà concesso raccogliere 2 ceste invece che 3 e quindi 1000 ricci a fronte di 1500. La pesca sportiva sarà consentita nelle giornate di sabato, domenica e festivi con una raccolta massima di 50 ricci al giorno. Con l’obiettivo di garantire una maggior tutela della risorsa e per contrastare il fenomeno dell’abusivismo, i pescatori regolari hanno proposto una giornata di fermo pesca settimanale a seconda delle esigenze specifiche dei territori.
In tutti i comprensori marittimi della Sardegna sarà vietato operare la domenica, salvo in quello del nord Sardegna (Alghero-Porto Torres) dove il fermo sarà messo in atto il lunedì. Se fino a ieri i pescatori professionisti potevano stare in acqua dall’alba fino alle 15, dalla prossima stagione si potrà lavorare dalle 6 alle 13. I pescatori dovranno comunicare giornalmente l’area di prelievo, l’orario di inizio e di fine delle operazioni di raccolta all’Autorità marittima competente. “L’accordo ci ha permesso di fare un passo avanti nel progetto più ampio di organizzazione e valorizzazione della filiera che, nel tutelare la risorsa, può permettere un importante sviluppo economico e occupazionale del comparto”, ha commentato Caria.