Ancora sessanta giorni, poi per tre anni, sino al mese di aprile 2024, la pesca dei ricci in Sardegna sarà vietata. Lo ha deciso ieri il Consiglio regionale, che ha approvato un emendamento alla legge omnibus presentato dalla maggioranza.
Nello specifico il divieto vale per il prelievo, la raccolta, il trasporto, la commercializzazione di ricci di mare. La ragione di questa misura risiede “nel rischio di estinzione della risorsa, considerato il massiccio prelievo nell’ultimo decennio. Nel breve periodo, in assenza di un drastico intervento, potrebbe sfociare nella sua estinzione locale”.
Una mazzata per chi vive di quella pesca e per tutto l’indotto ma l’emendamento prevede un indennizzo di 600mila euro subito e 1,2 milioni per gli anni 2022 e 2023. Gli indennizzi sono destinati ai pescatori professionali autorizzati alla pesca subacquea e al personale imbarcato nelle unità di appoggio in vista di un nuovo possibile ruolo: la loro partecipazione al periodico controllo scientifico sulla diffusione dei ricci, alla pulizia dei fondali, a eventuali progetti di recupero ambientale e ad altre attività anche di formazione professionale per diversificare l’attività produttiva. In ogni caso nel periodo di ferma, quando non coinvolti nelle attività di aiuto, possono pescare altro.