Il 91 per cento delle aziende agricole intervistate, nei giorni scorsi, in un mini sondaggio del Centro Studi Agricoli è completamente insoddisfatto dell’operato di Argea Op e vorrebbe ritornare alla centralizzazione nazionale con Agea Op. Invece il 7 per cento vorrebbe mantenere l’organismo a condizione che la riforma si completi, cioè che le pratiche e le domanda siano lavorate e istruite in Sardegna e non a inviate a Roma. Solo il 2 per cento vorrebbe lasciare tutto com’è ora senza nessuna modifica.
Questi i risultati dell’indagine su circa 250 aziende isolane per verificare lo stato di gradimento, da parte degli agricoltori e allevatori sardi, nei confronti dell’organismo pagatore Argea OP attivo nella Regione Sardegna per tutti i pagamenti europei della Pac. Il sondaggio resterà attivo on line, sulla pagina Facebook del Centro Studi Agricoli, sino al 31 gennaio e mira a coinvolgere un campione di 800 aziende agricole sarde.
Secondo Tore Piana e Stefano Ruggiu, presidente e vice presidente del Csa, “il dato è già significativo della situazione di forte disagio in cui vivono le aziende agricole sarde sulla gestione degli aiuti Pac, vi è la necessità urgente di un cambiamento di passo”. Ritengono che “la Sardegna deve rendersi completamente autonoma nella gestione e istruttoria delle domande Pac, altrimenti è davvero più utile ritornare ad essere gestiti da Agea a livello Nazionale”. Annunciano che, alla fine del sondaggio, presenteranno alla Regione, una proposta di riforma di Argea, Laore e Agris.
Sottolineano che il varo di Argea Op avvenuto nel 2020 fu salutato all’ora da tutti come un grande risultato di autonomia gestionale dei fondi europei destinati alla Sardegna e affermano: “Poter gestire in proprio i fondi europei della Pac, una torta da oltre 410 milioni annui, senza dipendere dalla centralizzazione nazionale di Roma, ha rappresentato senz’altro un grande e utile risultato. Mai ci saremmo immaginati che a solo 4 anni di operatività le aspettative si sarebbero ribaltate”.
“Dobbiamo dire che – continuano Piana e Ruggiu – ancora oggi le istruttorie delle singole domande degli agricoltori sardi vengono svolte e gestite da Roma e più precisamente dalla Società Leonardo Spa, attivando un andirivieni di elenchi tra Argea Sardegna e Roma, una situazione assurda, madre di una riforma mancata e mai completata in questi 4 anni, che sta causando ritardi e incolmabili incomprensioni fra agricoltori sardi e organismo pagatore“.