Il mercato americano premia il pecorino romano: nell’ultimo anno, secondo i dati della dogana Usa, l’importazione è cresciuta del 17 per cento. I dati sono contenuti in un report appena pubblicato dal Consorzio di tutela del pecorino romano. “I numeri confermano il trend positivo registrato negli ultimi anni – ha commentato il presidente del Consorzio Salvatore Palitta -. Il mercato americano è da sempre importantissimo per le nostre produzioni, che valgono ogni anno circa 250 milioni di euro. Non dimentichiamo poi l’importanza per la nostra Isola, visto che il pecorino romano è prodotto per circa il 95% in Sardegna. La restante quota di produzione è appannaggio del Lazio e del Grossetano”.
“Siamo molto soddisfatti – ha aggiunto Palitta – anche se negli ultimi tempi qualcuno ha parlato di un inesistente crollo dei prezzi. Questo dato, oltre a non essere vero, potrebbe influire negativamente sul mercato. Anche per questo abbiamo sollecitato il Servizio prezzi della Camera di commercio di Milano, che nei giorni scorsi ha parlato di un costo irreale al di sotto dei 9 euro al chilo, a verificare attentamente i dati. Abbiamo segnalato questa anomalia perché potrebbe generare effeti speculativi – ha precisato Palitta – con un incontrollato ribasso dei valori di vendita. C’è stato al contrario, un normale riallineamento dei prezzi legato alla nuova produzione”.