Nei porti sardi 6,3 milioni di passeggeri. Merci, Cagliari al quarto posto in Italia

Il sistema dei porti sardi (Cagliari, Olbia, Porto Torres, Oristano, Golfo Aranci, Portovesme e Santa Teresa) nel 2018 ha gestito 47,7 milioni di tonnellate di merci. E rappresenta il 10 per cento del totale nazionale. Nel segmento del Ro-Ro (Roll-on Roll-off, vale a dire navi specializzate nel trasporto di autovetture e mezzi pesanti gommati) gli scali sardi sono tra le eccellenze italiane: con 10,6 milioni di tonnellate, l’Isola rappresenta il 10 per cento del totale nazionale. Sono alcuni dati emersi nella presentazione del Rapporto annuale ‘Italian maritime economy 2019’ di Srm, il Centro studi e ricerche per il Mezzogiorno di Intesa Sanpaolo.

I traffici più importanti del porto di Cagliari sono le rinfuse (il 79 per cento) e il Ro-Ro (l’11 per cento pari a 4,1 milioni di tonnellate). Il capoluogo, con 36 milioni di tonnellate di merci, è il quarto porto in Italia. È il secondo porto ‘Oil’ in Italia: i prodotti di questo settore rappresentano il 77 per cento del totale delle merci gestite dallo scalo. Il porto cagliaritano – conferma il report – mostra un momento di difficoltà sul settore dei container causato da alcuni vettori che hanno dirottato il traffico su altri scali del Mediterraneo. L’Autorità di sistema sta avviando una sollecitazione di mercato a livello internazionale per individuare un nuovo concessionario. Per numero di passeggeri, i porti sardi rappresentano il 12 per cento del totale Italia con 6,3 milioni di persone. Il porto di Cagliari ha gestito 706mila passeggeri (-2,7 per cento rispetto al 2017).

“I nostri studi evidenziano un Mediterraneo sempre dinamico – sottolinea Massimo Deandreis, direttore generale Srm -. Resta da affrontare per il nostro Paese il tema della competitività portuale, poiché ormai tutti gli scali dell’area Med stanno effettuando investimenti in infrastrutture e piattaforme logistiche”. Pierluigi Monceri, direttore regionale Lazio-Sardegna-Sicilia di Intesa Sanpaolo, indica la rotta: “Le crociere e la nautica da diporto hanno un notevole impatto moltiplicativo sull’economia di un territorio: vanno sostenute e intraprese strategie finalizzate ad avere traffici durante tutto l’anno. Occorre puntare ad accogliere investimenti logistici e sulla Zona economica speciale“.

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