Mobilità sostenibile, in Sardegna 60 aziende e 200 addetti

Crescono nell’Isola le imprese delle biciclette, i mezzi di trasporto condivisi e i finanziamenti regionali per le piste ciclabili. I dati elaborati dall’Osservatorio Mpmi Confartigianato Sardegna su dati Istat e Sharing mobility del quarto trimestre 2016 parlano di 60 imprese e 200 addetti che si occupano di due ruote senza motore attraverso fabbricazione, manutenzione e riparazione (le imprese erano 57 l’anno scorso).

Sono quindici i Comuni che hanno attivato il servizio di bike sharing (condivisione di bici e sono 266 quelle a disposizione) bici a disposizione). Il car sharing (condivisione di automobili) ha invece un unico punto in tutta l’Isola, a Cagliari: 51 i veicoli, tra auto, moto, furgoni diesel o elettrici. “A questi numeri – si legge in una nota – va aggiunto un congruo numero di imprese
delle costruzioni specializzato nella realizzazione e manutenzione di piste ciclabili. Quelli delle biciclette e delle auto condivise – prosegue Stefano Mameli, segretario di Confartigianato Imprese Sardegna – sono settori a elevata specializzazione con potenzialità, dove è alta l’incidenza delle imprese artigiane”.

Fra le regioni che dedicano più attenzione alle due ruote la Sardegna è al 15/o posto. Cagliari è la città che ha visto aumentare la densità di piste ciclabili; sono infatti 47,1 i chilometri di piste ogni 100km quadrati, cresciuti del 44,7% negli ultimi due anni. A livello nazionale il capoluogo regionale è l’ottava città che è cresciuta di più per le piste ciclabili. Qui il progetto della Regione.

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