Meridiana, Rigotti ai dipendenti: “Siamo a un bivio, ma senza Qatar è la fine”

“Il bivio che ognuno di noi ha davanti conduce a due ipotesi e purtroppo nessuna certezza. Risulta quindi necessario fare una profonda riflessione personale in tempi molto stretti”. Lo afferma il presidente di Meridiana Marco Rigotti in una lettera inviata ai dipendenti della compagnia sarda, che ha l’intendo di fornire “un quadro complessivo della situazione del Gruppo”. Le due ipotesi, spiega Rigotti, sono, da una parte l’ipotesi della partnership con Qatar Airways “sulla quale si sta lavorando a tutti i livelli” e che “impone un grado di impegno di coesione e di spirito di sacrificio eccezionale e, dunque, la forte convinzione che essa rappresenti il futuro del Gruppo”. Lo scenario alternativo è quello di “proseguire la nostra attività in assenza di partneship”: ma “il fallimento del progetto – avverte Rigotti – ci condurrebbe a una fase di estrema incertezza, peggiore di quella che stiamo vivendo e le prospettive sarebbero insufficienti a giustificare la nostra presenza attiva”.

“L’azionista desidera fortemente che la partnership venga realizzata e al contempo è persuaso che, al di fuori di questo scenario, non vi siano prospettive e non vi sia dunque alcuna utilità nel continuare a finanziare la prosecuzione di un’attività in perdita”, avverte Rigotti, ricordando che anche il Governo ha fatto uno “sforzo straordinario” in questa operazione. “Il mercato non ci consente una terza via. Il nostro posizionamento è di estrema debolezza. Sono stati certamente commessi degli errori, non è mio interesse negarli, ma la storia del Gruppo Meridiana è piuttosto semplice e non difforme da quella di tutti gli altri piccoli vettori europei tradizionali che non sono riusciti ad attirare un partner internazionale”, spiega Rigotti, precisando che “la maggior parte di loro sono scomparsi”. “La dimensione nazionale di questo business non esiste più”, aggiunge Rigotti, spiegando che per questo iniziative di aggregazione e diversificazione come l’acquisto di Eurofly e Air Italy e la partnership con Iberia nel settore manutentivo “non si sono rivelate sufficienti”. Il potenziale partner Qatar Airways ha posto due condizioni, cioè gli accordi con i sindacati sul personale in esubero e su un nuovo contratto di lavoro. Ma “la possibilità di raggiungere i necessari accordi con le organizzazioni sindacali appaiono oggi modeste”, osserva Rigotti, spiegando che “numerose difficoltà, interne ed esterne, sono ben lontane dall’essere risolte”. “Dobbiamo tutti prendere atto che la finestra del 30 giugno 2016 rappresenta un’opportunità irripetibile, sulla quale è necessario che ciascuno rifletta con attenzione”, conclude Rigotti facendo riferimento alla scadenza della cigs. Rigotti ricorda che per chi sarà collocato in mobilità entro quella data è previsto un biennio aggiuntivo di sostegno al reddito grazie al decreto relativo al nuovo Fondo di solidarietà per il trasporto aereo.

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