Meridiana, la Regione arbitro dei licenziamenti. Ma lo sciopero di oggi si fa

Verrà attivato un tavolo interministeriale per sostenere la crisi di Meridiana che nei mesi scorsi ha annunciato 1.300 licenziamenti a partire da giugno 2015. È questo il primo dei due punti scritti nel verbale di ieri a chiusura dell’incontro in Regione durato sei ore e voluto dal titolare dei Trasporti Massimo Deiana. C’erano i vertici della compagnia, i sindacati e gli assessori all’Industria, Maria Grazia Piras, e quello al Lavoro, Virginia Mura. Il secondo punto è “considerare una ridefinizione di costi aziendali più competitivi con conseguente rimodulazione del piano della Compagnia”. “Accogliendo l’invito della Regione – è il passaggio finale dell’accordo – si impegnano ad adottare ogni utile iniziativa per consentire un sereno avvio della prevista trattativa”.

Il tavolo tecnico sulla crisi Meridiana, dunque, non ha partorito un topolino, sebbene neanche una svolta. Ma esistono segni tangibili di passi avanti per ridimensionare l’impatto sociale, prima che industriale, dei 1300 licenziamenti annunciati dalla compagnia aerea sarda. Intorno al tavolo istituzionale si sono ritrovati i sindacati al completo (Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Usb, Apm, fuori solo l’associazione Ali-Cassintegrati Meridiana) e i vertici della compagnia aerea; l’amministratore delegato Roberto Scaramella e il presidente Marco Rigotti.

I vertici di Meridiana e i sindacati: prove di dialogo ma lo sciopero rimane

La notizia è la riattivazione del confronto, promessa e auspicata dalle istituzioni regionali, e la disponibilità a iniziare un percorso che porti all’apertura di una vera e propria trattativa. Il concetto non è meramente formale: l’azienda apre al confronto, si impegna a mettere sul piatto un piano industriale che non passi unicamente per il taglio del costo del lavoro (dunque, dei lavoratori), mentre i sindacati accettano di dialogare con Meridiana sulla base dell’imprimatur della Regione e su nuovi presupposti. Poi ci sarà il Governo, che dovrà farsi garante e in qualche modo promotore di nuove soluzioni per eventuali allargamenti o rimodulazioni degli ammortizzatori sociali. Si profila dunque l’apertura di un tavolo modello Electrolux? Bisognerà vedere l’evoluzione del confronto. Di sicuro c’è che le organizzazioni sindacali hanno confermato lo sciopero di oggi, 30 maggio, già proclamato da tempo. In realtà le possibilità di retrocedere a poche ore dallo sciopero erano infinitesimali.

Le reazioni: sindacati prudenti. Uggias: “La Regione diventa protagonista”.

“Le parti restano ancora distanti, si sono fatti dei passi avanti con la modulazione di due percorsi – spiega Francesco Staccioli di Usb – che riguardano da una parte i licenziamenti e dall’altra il nuovo piano industriale e la questione della competitività dell’azienda. Certamente si riapre un confronto, con il Governo che entra in campo sulla questione licenziamenti – conclude Staccioli – anche se sul piano industriale noi e l’azienda manteniamo visioni differenti. Un plauso va comunque all’atteggiamento della Regione”.

Anche la Fit-Cisl ha preso posizione sull’incontro svoltosi nell’assessorato regionale ai Trasporti. “Non è con le azioni unilaterali che Meridiana può pensare di gestire e risolvere il problema di 1300 esuberi, mancano percorsi di ripresa del lavoro, di accompagnamento alla pensione, di ammortizzatori sociali – scrive la sigla sindacale in un comunicato stampa – per questo chiediamo un ruolo attivo della Regione, che esprima autorevolezza con il ministero dei Trasporti e del Lavoro per la ripresa di corrette relazioni sindacali e la condivisione di attuali e futuri progetti finalizzati alla difesa dei posti di lavoro”.

Una dichiarazione arriva anche da Giommaria Uggias, segretario regionale dell’Italia dei Valori, che il 12 maggio scorso aveva promosso un incontro a Olbia nel quale si erano gettate le basi per il tavolo di confronto tra Regione, azienda e sindacati. “Dal verbale di accordo sottoscritto da sindacati e Meridiana rilevo segnali apprezzabili, la prova che il dialogo serve e mi reputo soddisfatto che l’incontro di Olbia abbia portato come risultato che la Regione assuma un ruolo da protagonista – sottolinea il segretario dell’Italia dei Valori – speriamo che gli sviluppi garantiscano la vita dell’azienda e il lavoro per le maestranze”.

 Giandomenico Mele

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