Meridiana, Natale di trattativa. C’è un primo ok su 400 esodi “volontari”

La trattativa è tesa, nonostante la giornata fitta di appuntamenti ieri a Roma sulla trattativa Meridiana/Alisarda. La compagnia aerea di Karim Aga Khan aveva lanciato un ultimatum alle sigle sindacali appena 24 ore prima: o si chiude, o si muore. In ballo ci sono sempre i 1.634 esuberi annunciati, pari all’80 per cento della forza lavoro.

E quindi un incontro al ministero dello Sviluppo economico di mattina e uno di pomeriggio. Nonché un ultimo iniziato alle 21 e sciolto a quando ormai è passata la mezzanotte. Il compromesso riguardava 400 lavoratori che “volontariamente” avrebbero potuto lasciare l’azienda con il massimo degli ammortizzatori sociali: dai 4 ai 6 anni, più un incentivo di 15 mila euro. Purché si rinunci al preavviso. Secondo quanto riferisce la Filt Cgil il verbale di accordo sarebbe stato firmato, non mancherebbe quindi nessuna sigla. Con questo passaggio Meridiana si impegnava ad aprire l’anno nuovo con una trattativa su 1200 dipendenti. Decisivi sia l’esclusione del preavviso di licenziamento, sia l’impegno di mediazione del Governo.

L’incontro a Roma tra ministero, azienda e sindacati nazionali (Filt-Cgil, Uiltrasporti, ma anche quelli del no come Usb e Apm; assente la Fit Cisl) ha prodotto il documento. Che deve, però, essere sottoscritto entro l’anno, ossia il 27 dalle rsa, rappresentanze sindacali aziendali. Tra tre giorni, incluso Natale. Pena la sopravvivenza della stessa compagnia, fa eco il ritornello dei dirigenti. Aga Khan vuole ancora scommettere e non chiudere – assicurano – ma di fatto se dovesse andare in porto Meridiana/Alisarda sarà un’altra compagnia. Queste le parole ufficiali in una nota del Mise che ha assicurato un tavolo di coordinamento per contribuire a “promuovere tutti gli interventi utili e necessari al rilancio industriale di una compagnia che dovrà essere correttamente dimensionata, competitiva sul mercato, efficiente nella struttura di costi e, quindi, il grado di continuare ad essere una importante presenza nella realtà economica italiana”

L’ultima parola è stata lasciata alle rsa, così hanno deciso i segretari nazionali delle sigle sindacali. Un peso non indifferente, oggetto di continui appelli al “senso di responsabilità“. Come quello degli ssessori dei Trasporti e del Lavoro della Regione Sardegna, Massimo Deiana e Virginia Mura: “Ci auguriamo che le novità di queste ore siano tali da favorire una ragionevole conclusione della gravosa vertenza”.

L’accordo è stato raggiunto anche per permettere di usufruire delle regole della mobilità ‘pre legge Fornero’ che decorrono dal 1 gennaio 2015″, precisa la Filt. Il sindacato precisa anche che “quanto realizzato non risolve la situazione di Meridiana ma chiude questa procedura di mobilità che era prevista per 1634 persone. È evidente – sottolinea la Filt – che, ferme restando le differenti valutazioni sulle prospettive della società, diventa fondamentale affrontare la crisi di Meridiana come un tema industriale e di futuro e non di sola dimensione degli esuberi. A questo fine è importante che i prossimi passaggi vedano coinvolti anche il ministero dello sviluppo economico”.

 

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