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Meridiana, la strategia: Pippobello gestisce, Trivi supervisiona, Scaramella vende

Un cambio di corporate governance per tracciare la strada che porterà la seconda compagnia aerea italiana a una vendita che appare ormai ineludibile. Sarà il 27 febbraio prossimo la data in cui verrà ufficializzata l’uscita di scena dell’ex amministratore delegato di Meridiana fly, Giuseppe Gentile, dal board della compagnia aerea con sede ad Olbia.

Per quella data è stata infatti fissata l’assemblea degli azionisti che avrà il compito di ratificare l’uscita dalla compagine societaria e quindi anche dal consiglio d’amministrazione degli ex soci Air Italy: oltre Gentile anche Alessandro Notari, Carlo Stefano Rota e Mario Porcaro. Assieme a loro non farà più parte del cda il sindaco effettivo di Meridiana fly, Giovanni Rebecchini, anche lui dimissionario.

Fin qui nessuna novità. Gentile e i suoi soci, che erano entrati nel cda all’atto del conferimento in Meridiana Spa delle quote spettanti di Air Italy, sono stati liquidati dall’Aga Khan all’atto dell’acquisizione del suo fondo Akfed delle rispettive quote sociali per una cifra vicina ai 25 milioni di euro complessivi. Il nuovo amministratore delegato, Roberto Scaramella, ha il compito di gestire la transizione, ma il suo ruolo del settore Aviation del fondo del principe ismaelita in Africa non consente un ruolo operativo in Meridiana. Occorre un uomo di fiducia, già interno all’azienda, che tenga le redini e gestisca i complicati rapporti sindacali fin quando proprio Scaramella, insieme agli altri uomini di fiducia dell’Aga Khan, non porti a termine una complessa vendita, o cessione della quota di controllo, a un grande provider internazionale.

Scaramella per la vendita, la gestione a Ivano Pippobello

Ancora non c’è nulla di ufficiale, e come potrebbe essere altrimenti. Ma dalla palazzina dell’aeroporto Costa Smeralda filtrano le prime indiscrezioni che danno per fatta la nomina di Ivano Pippobello come nuovo direttore generale della compagnia aerea sarda. Pippobello riceverebbe dal board del vettore dell’Aga Khan deleghe operative che condividerebbe con lo stesso ad Roberto Scaramella.

Ivano Pippobello, attualmente amministratore delegato di Meridiana Maintenance e fratello di Silvio Pippobello , componente del consiglio d’amministrazione di Meridiana fly e manager della Geasar, la società di gestione dell’aeroporto Costa Smeralda, andrebbe a ricoprire lo stesso incarico che fu di Stefano Biffi, manager nominato ai tempi dell’amministratore delegato Massimo Chieli e andato via dopo l’ennesimo cambio di management e l’arrivo di Giuseppe Gentile. Sia Ivano che Silvio Pippobello, una carriera dentro le aziende dell’Aga Khan, vengono considerati come uomini molto vicini a Franco Trivi.

Il ruolo di Trivi e le ipotesi di vendita della compagnia.

Nel board della compagnia Trivi risulta essere il vice presidente, accanto al presidente Marco Rigotti. Ma Trivi è molto di più. Rappresenta da sempre l’uomo più vicino al principe Aga Khan, quello di cui Karim si fida ciecamente: uno che durante la gestione Gentile si era defilato, salvo riferire cosa non andava, ma che con l’uscita di scena del “Marchionne dei cieli” ha ripreso le redini in mano, nonostante l’età ormai avanzata.

Secondo indiscrezioni, tanto per fare un esempio, la lettera a pagamento pubblicata dai dipendenti su un quotidiano sardo, che dopo pochi giorni ha ospitato anche la replica del Principe, sarebbe stata finanziata, diciamo così, con una colletta in “palazzina”, soprattutto dagli amministrativi, quelli meno toccati dal ricorso alla cassa integrazione imposta da Meridiana fly. Ebbene, l’input alla raccolta sarebbe arrivato proprio dalla segretaria di Trivi.

Dunque il futuro di Meridiana fly, accompagnata dai resti di Eurofly e dal nuovo acquisto Air Italy, ricomincia dal passato: Trivi supervisiona e Pippobello gestisce l’operativo, in attesa che Scaramella venda. Per la stessa data del 27 febbraio è anche fissata la parte straordinaria dell’assemblea dei soci dedicata all’approvazione del bilancio al 31 ottobre 2012, all’esame della situazione patrimoniale e alla ricapitalizzazione necessaria per garantire la continuità aziendale.

Agli azionisti saranno sottoposte due proposte. La riduzione dei consiglieri d’amministrazione da 12 a 8 , in considerazione delle dimissioni degli ex soci di Air Italy, oppure la nomina in loro sostituzione di altri uomini di fiducia del fondo di riferimento Akfed. Intanto a meno di due settimane dall’uscita di scena del comandante Gentile, restano in piedi tutte le ipotesi che riguardano il futuro della compagnia aerea sarda sempre più indirizzato verso la vendita o, come seconda opzione, una alleanza con un vettore di alto livello.

Giacomo Legato

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