A 10 giorni dalla fatidica data che dovrebbe dare il via ai 955 licenziamenti i lavoratori Meridiana rivolgono un nuovo appello alle massime istituzioni, al Governo nazionale e al Parlamento europeo.
Curzio Maltese perde l’aereo per Olbia
Questa mattina, a sostegno della vertenza delle “magliette rosse” sarebbe dovuto atterrare a Olbia Curzio Maltese. Ma l’europarlamentare della Gue-Ngl( Gauche unitaire européenne) è rimasto imbottigliato nel traffico e non è riuscito ad imbarcarsi nel volo diretto a Olbia. L’esponente del Parlamento europeo si è collegato telefonicamente con i lavoratori che lo attendevano nella sala mensa dell’aeroporto Costa Smeralda. Curzio Maltese ha già rivolto un’interrogazione alla Commissione europea per sapere se l’originaria acquisizione di Air Italy da parte di MeridianaFly abbia rispettato le tutele per i lavoratori previste dalle direttive europee (2001/23/CE). L’europarlamentare chiede inoltre se l’eventuale violazione delle norme non comporti l’annullamento dei licenziamenti collettivi e se il Governo Italiano, a conoscenza del dumping, abbia concesso indebiti aiuti di stato a Meridiana. Chiede infine quali misure intende intraprendere la Commissione europea contro la pratica di un evidente dumping “intraziendale”.
I piloti chiedono aiuto al Governo
Parallelamente i piloti dell’associazione Apm (associazione piloti Meridiana) in una lettera inviata ai ministri del Lavoro, dello Sviluppo economico e dei Trasporti chiedono al Governo la tutela dei diritti dei lavoratori in questa delicatissima fase della vertenza. I piloti evidenziano quelle che ritengono delle palesi contraddizioni all’interno della procedura di mobilità portata avanti da Meridiana: principalmente il dualismo aziendale Meridiana-Air Italy che viene identificato come la madre di tutte le anomalie. Apm denuncia che, mentre da una parte Meridiana fly cerca di disfarsi del personale in organico come dimostrerebbero anche i recenti licenziamenti di alcuni piloti, dall’altra la controllata Air Italy sta cercando personale navigante (comandanti e piloti) attraverso alcune agenzie interinali.
I conti non tornano
I piloti dell’associazione Apm evidenziano che l’atteggiamento di Meridiana è in netto contrasto con ciò che sta accadendo nel settore del trasporto aereo nel resto del mondo, ovvero un significativo incremento dell’offerta di lavoro per piloti e comandanti. La stampa specializzata parla da tempo, spiega Apm, del “pilot shortage” come problema emergente: nell’arco dei prossimi anni si prevede un incremento di posti di lavoro per i piloti nell’ordine del milione di unità su scala mondiale .
È solo un problema di costi
Un dato che viene confermato anche dall’azienda. “Meridiana infatti” – risponde il management – “non ha dichiarato esuberi fra i piloti”. Il personale in eccesso è fra gli assistenti di volo, i tecnici e i lavoratori di terra. E poi c’è il problema della riduzione del costo del lavoro. Indispensabile, sostiene l’azienda, per poter pensare a un futuro nell’attuale mercato in cui parlano i numeri: nel 2015 Meridiana ha trasportato 2 milioni e 800 mila passeggeri contro i 29 milioni di Ryanair, i 22 milioni di Alitalia e i 12 milioni di Easy Jet. Il contratto dei piloti di Meridiana dovrà essere necessariamente rivisto.
Le parti convocate al ministero del Lavoro
“Non esiste la formula magica per cancellare gli esuberi”, ribadiscono i vertici di Meridiana. Per sopravvivere, sottolinea l’azienda, occorre non perdere l’accordo con il Qatar che prevede una riduzione del personale e del costo del lavoro. La proposta di accordo presentata da Meridiana ai sindacati ridurrebbe da 955 a 527 gli esuberi in cambio di un nuovo contratto più snello per tutte le categorie. Ma dall’annuncio dell’interesse della Qatar Airways non c’è stato fino ad ora alcun segnale positivo. Azienda e sindacati restano distanti e mancano solo 10 giorni all’apertura ufficiale della procedura di mobilità, il 23 giugno e alla fine della cassintegrazione, il 26 giugno. Le parti sono state convocate a Roma il 15 e 16 giugno prossimi per un ultimo tentativo di conciliazione. Usb ha già proclamato lo sciopero dei lavoratori per l’intera giornata di venerdì 17 giugno.
Costanza Bonacossa