“Il turismo è il settore dove sono più frequenti irregolarità e sfruttamento ma anche quello con i salari più bassi”. Lo denuncia la Filcams Cgil che per vigilare su questo fenomeno che coinvolge, spiegano, “migliaia di lavoratrici e lavoratori impegnati nei tanti hotel, ristoranti, bar e strutture ricettive di tutta la Sardegna”, avvia da giugno a fine agosto la campagna Mettiamo il Turismo Sottosopra, con l’obiettivo di dare informazioni, direttamente nei luoghi dove si lavora, sui diritti contrattuali del personale occupato.
La campagna sarà inaugurata domani nel corso di un’iniziativa pubblica alle 18 in piazza Garibaldi a Cagliari. Saranno presenti la segretaria della Filcams regionale Nella Milazzo e il segretario della Cgil Sardegna Fausto Durante. Sempre in piazza si terrà anche la rappresentazione teatrale “Il Turismo nel Sottosopra”, curata dalla Cooperativa Aparte, con Laura Pozone e Gianluca di Lauro e, dalle 20,30, intrattenimento musicale.
“Sono tanti i problemi che affliggono un settore dove spesso, purtroppo, le condizioni di lavoro sono particolarmente dure e il contratto nazionale non viene rispettato – spiegano dal sindacato – : ad esempio nelle parti che riguardano i turni di riposo, il corretto inquadramento, il pagamento degli straordinari, le maggiorazioni per il lavoro festivo, domenicale e notturno”.
“Le aziende devono capire che il rispetto del contratto non è prescindibile – sottolinea Nella Milazzo – i continui tentativi di ridurre i costi del lavoro pur di aumentare i profitti vanno a discapito del settore turistico nel suo complesso, della qualità del servizio offerto e, di conseguenza, anche delle imprese che vi operano, perché è la qualità del lavoro che sostanzia la qualità del turismo”.
Secondo il sindacato proprio in una regione turistica come la Sardegna, “il settore è caratterizzato da un’occupazione troppo spesso non regolare, contratti part-time finti con lavoro effettivo di sessanta ore alla settimana, lavoro in nero e tutte quelle forme di lavoro grigio che nascondono illeciti e abusi, spesso subiti pur di lavorare”.
“Le lavoratrici e i lavoratori stagionali sono esposti a ricatti e condizioni di lavoro al limite dello sfruttamento – aggiunge la segretaria – una situazione inaccettabile che deve cambiare”. È questo il senso di questa campagna nazionale, che da domani partirà ufficialmente anche nell’Isola e che, allo slogan “Mettiamo il turismo sottosopra” quest’anno aggiunge il sottotitolo “Lavori nel Turismo? Fatti valere!”.