Costi dell’energia e delle materie prime alle stelle. E ora scendono in campo anche i presidenti di 3A e Produttori Arborea Remigio Sequi e Walter Mureddu con un appello anche alla Giunta regionale per una politica “seria e efficace di pronta applicazione per sostenere il settore lattiero caseario”.
Non basta, secondo produttori e trasformatori, il premio di 3 centesimi a litro, definito con il protocollo d’intesa del latte vaccino, sottoscritto con il ministero delle Politiche Agricole. Ma la mazzata, per il reparto, è arrivata con l’aumento delle materie prime destinate all’alimentazione zootecnica del 35 per cento. A questo si aggiungono il costo dell’energia elettrica, pari a +120 per cento, il costo del gasolio agricolo +60 per cento e il costo del concime (nello specifico urea) con +130 per cento.
“Auspichiamo un intervento istituzionale – affermano i vertici delle due cooperative – in grado di garantire il giusto prezzo del mercato e di salvaguardare tutto il comparto produttivo del latte sardo composto da 250 aziende agricole che oggi rischiano il collasso perdendo un giro d’affari di circa 300 milioni di euro, più un indotto importante a cui afferiscono circa 3.000 famiglie. È essenziale dare il giusto valore ad un alimento così prezioso per la salute, sia per rafforzare la sostenibilità di questa produzione, sia per garantire un latte di ottima qualità al consumatore”.
All’appello di 3A e Produttori Arborea si aggiungono anche Confagricoltura Oristano e Coldiretti Sardegna.
Secondo Paolo Mele presidente di Confagricoltura “la crisi del comparto, concentrato per la maggior parte nel distretto di Arborea sta raggiungendo livelli di criticità estremi dovuti alla forte crescita dei costi di produzione e alla diminuzione del latte causata dall’epidemia della Blue tongue. C’è poco tempo per intervenire e mettere al sicuro un comparto importantissimo, che dà di che vivere a migliaia di famiglie non solo nell’oristanese, ma in tutta la regione”.
“Condividiamo appieno la preoccupazione della Cooperativa Latte Arborea e della Cooperativa Produttori Arborea per l’aumento impazzito dei costi di produzione che sta mettendo severamente a rischio tutto il sistema produttivo”. Lo sostiene Coldiretti Sardegna attraverso il presidente e direttore Battista Cualbu e Luca Saba: “Un grido di dolore che facciamo nostro, che purtroppo coinvolge tutto il sistema agricolo sardo, ed intorno al quale deve nascere l’unione di tutta la filiera a cominciare dalle stesse istituzioni regionali, alla quale le cooperative si rivolgono”.