Nel 2023, gli automobilisti sardi hanno speso complessivamente 185 milioni di euro per la manutenzione e la riparazione dei propri veicoli, pari a circa 253 euro a famiglia. Un dato che conferma la rilevanza economica del comparto dell’autoriparazione nell’isola, sostenuto da 2.747 imprese attive, di cui l’82,9% artigiane.
I numeri emergono da un’analisi dell’Ufficio studi di Confartigianato imprese Sardegna su base Istat 2024, che evidenzia anche come in Italia il comparto valga 5,5 miliardi, con una spesa media di 330 euro a nucleo.
Il presidente di Confartigianato Sardegna, Giacomo Meloni, sottolinea come le imprese sarde siano “pronte e preparate, impegnate in formazione e innovazione tecnologica”. Tuttavia, il settore soffre una grave carenza di manodopera specializzata, soprattutto in ambito green e digitale: le aziende hanno faticato a trovare il 78,6% del personale necessario nel 2024, con competenze in risparmio energetico (30%) e tecnologie innovative (84,2%).
Dal punto di vista territoriale, il maggior numero di aziende si concentra nella zona Sassari-Gallura (845), seguita da Cagliari (686), Sud Sardegna (522), Nuoro (442) e Oristano (252). Il comparto occupa 9.217 addetti, dei quali 8.916 nelle micro e piccole imprese, a conferma della forte vocazione artigiana del settore.
Ma a preoccupare è anche l’età media del parco auto sardo: su 1.089.000 veicoli, 369.000 sono Euro 0-3, e 750.000 hanno più di 10 anni. Di questi, oltre 428.000 superano i 16 anni di età. Solo il 3,1% è rappresentato da veicoli elettrici o ibridi, benché la loro crescita sia costante: in due anni le auto elettriche sono passate da 730 a 1.653, le ibride da 6.945 a 14.590.
“La transizione verso una mobilità più sostenibile è una sfida già in corso – afferma Meloni – ma le imprese artigiane stanno rispondendo con responsabilità, investendo in competenze, tecnologie e formazione”.