Lirico di Cagliari a rischio commissariamento, allarme sindacati

Di nuovo aria di bufera sul Teatro Lirico di Cagliari. Secondo quanto denuncia il sindacato Usb, ci sarebbe un rischio commissariamento della Fondazione in seguito ai rilievi del ministero delle Finanze. Con riflessi immediati anche per i lavoratori: secondo quando reso noto dal sindacato, il Cdi ha infatti deliberato lo scorso 22 settembre di avviare il recupero verso i dipendenti della cifra di circa 2.800.000 euro percepiti nel 2008, 2009, 2010 e 2011. La gestione del tempo stabilì di erogare quelle somme in vista di un riassorbimento con il rinnovo del contratto nazionale di lavoro. Nel frattempo, però, mai avvenuto. Per questo le Rsu avevano indetto quattro giorni più tardi lo stato di agitazione. Inutile, per i rappresentanti dei lavoratori, il faccia a faccia con il sovrintendente Claudio Orazi: per riaprire le trattative i sindacati chiedono l’annullamento della delibera dei 2.800.000 euro.

Le possibili conseguenze? Usb esprime forte preoccupazione per il possibile commissariamento e per la gestione della Fondazione. “La legge n.160 art. 24 in vigore dal 2016 – spiega la sigla – esige il tassativo rispetto di severi parametri, pena il declassamento a ‘Teatro di Tradizione’ con conseguente perdita del contributo statale Fus e ritorno alla precarizzazione delle masse artistiche, tecniche ed amministrative della Fondazione”. Si preannuncia un nuovo autunno caldo. “Saranno messe in campo – avverte il sindacato – tutto le forme di lotta necessarie per salvaguardare i lavoratori e il futuro della più grande fabbrica culturale della Sardegna”.

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