Lingua blu, l’appello alla Regione: “Vaccini subito, sono fondamentali per ridurre i contagi”

Confagricoltura Sardegna sollecita la Regione sulla campagna di vaccinazione 2025 contro la Lingua blu

Una campagna di vaccinazione 2025 da mettere in campo al più presto per contrastare il morbo della Lingua blu in Sardegna. Confagricoltura, per voce del suo presidente Stefano Taras, ha chiesto chiarimenti agli assessorati all’Agricoltura e alla Sanità in merito alla programmazione della campagna. La febbre catarrale degli ovini, presente sull’Isola dal 2000, causa ogni anno perdite per milioni di euro al settore zootecnico regionale. I dati sull’epidemia del 2024 sono allarmanti: 4.067 focolai registrati in tutta la Sardegna, con 209.778 capi colpiti, di cui 72.449 deceduti. L’epidemia ha coinvolto circa il 50% del patrimonio ovino regionale, con oltre 1,4 milioni di animali interessati.

“Vogliamo sapere a che punto è la programmazione per evitare che, come ogni anno, si arrivi a una gestione tardiva e in costante emergenza,” ha dichiarato Taras. “Agire nel momento giusto è fondamentale per arginare i contagi e ridurre al minimo gli effetti collaterali sui capi vaccinati troppo tardi, a estate inoltrata, quando la profilassi rischia di essere inefficace.”

La necessità di un intervento tempestivo è particolarmente urgente nelle aree più a rischio, non solo per il settore ovino, ma anche per quello bovino. “La malattia colpisce anche i bovini da carne, impedendo la loro movimentazione e causando perdite economiche per gli allevatori che non possono inviare gli animali ai centri di ingrasso, soprattutto verso l’estero,” ha aggiunto Taras.

Il presidente di Confagricoltura Sardegna ha anche evidenziato l’importanza dei “capi sentinella” dislocati in varie zone dell’isola, strumenti utili per monitorare i sierotipi della Lingua blu, 26 dei quali sono noti fino a oggi. “Ogni sierotipo richiede un vaccino specifico, che spesso non è disponibile sul mercato e deve essere prodotto rapidamente dalle case farmaceutiche per milioni di dosi.” Taras ha ricordato l’emergenza dello scorso anno legata al sierotipo 3, per il quale non erano disponibili vaccini, e ha chiesto alla Regione di chiarire quali misure siano state adottate per evitare che una simile situazione si ripeta.

Sul fronte del dialogo con le istituzioni, Taras ha lamentato la mancanza di confronto con le associazioni di categoria. “L’ultimo incontro risale a settembre 2024, quando l’epidemia colpiva migliaia di aziende. È urgente fissare un faccia a faccia tra Regione e rappresentanti degli allevatori,” ha concluso.

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share