La Fit Cisl Sardegna attacca il commissario straordinario per gli interventi sulla viabilità, Christian Solinas, che è anche il presidente della Regione: “Ci sono quasi 2 miliardi di euro per lavori sulle strade statali sarde fermi in Regione per l’inerzia della gestione commissariale”.
Il governatore ricopre l’incarico dal novembre del 2021. “Sono 10 gli interventi in attesa – sottolinea la segretaria del sindacato, Claudia Camedda – e ad oggi non è stata neanche nominata la struttura commissariale. Una situazione paradossale, se si pensa che il grande vantaggio della gestione commissariale è proprio la possibilità di accelerare i progetti e gli appalti. Di certo si rischia di perdere i lavori della Statale 554, aggiudicati da tempo e fermi, nel totale disinteresse della direzione generale dell’assessorato ai Lavori Pubblici, che dovrebbe collaborare con gli organi di direzione politica. Eppure altre esperienze di gestioni commissariali, come per la Sassari-Olbia o per il post alluvione Cleopatra, con l’Anas come soggetto attuatore, hanno avuto un impatto positivo, con un grande impulso ai lavori e anche una importante svolta occupazionale”.
L’Anas Sardegna, pur soffrendo per la mancanza di cantonieri per il presidio del territorio, si conferma comunque come la prima stazione appaltante, secondo i dati della Cisl: nel 2022 ha speso 75 milioni per le manutenzioni straordinarie, nel 2023 ne spenderà altri 80. “Non si può perdere altro tempo – incalza la segretaria Fit -, il Commissario proceda celermente per evitare di perdere importanti risorse o prenda atto della difficoltà di gestire questi interventi e riporti le opere in capo all’Anas”. Le 10 opere stradali stradali ferme, per un valore di 1.896.000.000 euro, riguardano le strade statali 131, 554, 130, 291 Sassari-Alghero, 195 Sulcitana, 126 all’altezza di Sant’Antioco e 125/133 bis Olbia-Palau-Arzachena e 125 tronco Tertenia-San Priamo.