I lavoratori sardi si ammalano di più della media nazionale. Così emerge dall’analisi dell’ufficio studi della Cgia che ha elaborato i dati dell’Inps. Il dato medio italiano è di 8,5 giorni di malattia, di cui 8,3 sono stati registrati nel settore pubblico e 8,6 nel settore privato. In Sardegna la media è del 9,6 nel settore pubblico e 9,5 nel settore privato. Ci si ammala comunque molto meno rispetto a qualche anno fa.
La variazione percentuale in Sardegna rispetto al 2017 è del – 15%, frutto soprattutto della sensibile diminuzione nel settore privato scesa del 15%.
“A livello nazionale – si legge nel report di Cgia – I dipendenti pubblici sono più cagionevoli dei colleghi che lavorano nelle imprese private. È una tendenza storica che trova una ulteriore conferma anche dalla lettura delle statistiche relative alle assenze per malattia degli ultimi 7 anni. In questo periodo, infatti, l’incidenza percentuale degli assenti per ragioni di salute sul totale dei lavoratori del comparto è quasi sempre stata superiore tra gli “statali” che tra i dipendenti del privato. Solo in due occasioni, nel 3° trimestre del 2021 e del 2022, la situazione si è capovolta”.
“In linea di massima, per entrambi i settori il picco minimo di assenze per malattia si verifica stabilmente durante i mesi estivi (luglio-settembre), mentre la soglia massima viene quasi sempre raggiunta in pieno inverno (gennaio-marzo) – si lege nel report -. Anche nei primi due trimestri del 2024, il differenziale tra i due settori è stato molto significativo. Se tra gennaio e marzo di quest’anno il 33 per cento dei dipendenti pubblici è rimasto a casa almeno un giorno per malattia, tra i privati la quota è stata del 22 per cento; nel 2° trimestre, invece, per i primi la soglia delle assenze è scesa al 26 per cento e per i secondi al 18 per cento”.