Lavoro nero, a Oristano il 70 per cento delle aziende non è in regola. “Ma non c’è caporalato”

Nessun fenomeno di caporalato, ma record di lavoratori irregolari nelle aziende agricole della provincia di Oristano. Le operazioni di vigilanza eseguite dal Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro e dagli ispettori della Direzione territoriale del lavoro di Cagliari e Oristano hanno riguardato 15 aziende distribuite nelle campagne di Terralba, Riola Sardo, Cabras, Arborea e Marrubiu specializzate nella produzione e raccolta di meloni, pomodori e carciofi. E il 70 per cento di queste è risultata irregolare. Complessivamente sono stati controllati 65 lavoratori e di questi 24 sono risultati completamente in nero. Per altri cinque, tra i quali un cittadino senegalese, sono state accertate irregolarità minori. Alle aziende non in regola sono state comminate in totale multe per poco meno di 110 mila euro. Per una azienda del terralbese che occupava solo lavoratori in nero è scattata anche la sospensione dell’attività imprenditoriale. Secondo il direttore territoriale del lavoro di Cagliari e Oristano Antonio Zoina le dimensioni del fenomeno stanno assumendo proporzioni preoccupanti ed è indispensabile evitare che la concorrenza tra le imprese agricole si giochi al ribasso sui diritti indisponibili dei lavoratori.

 

 

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