Lavoro e inclusione delle persone con disabilità: l’Aspal lancia il progetto ‘Noi’

Collocamento mirato e inclusione lavorativa delle persone con disabilità: parte ufficialmente il progetto Noi – Network per l’occupabilità e l’inclusione, promosso dall’Aspal, l’Agenzia sarda per le politiche attive del lavoro. L’intervento ha l’obiettivo di costituire una Rete territoriale per un’azione coordinata con un approccio biopsicosociale che metta al centro in maniera efficace le persone con disabilità.

L’inserimento lavorativo, si legge nella nota di presentazione, non può essere competenza esclusiva di un singolo ente, ma il risultato della collaborazione e della condivisione di esperienze, competenze e responsabilità tra amministrazioni pubbliche, terzo settore e imprese. Da qui l’esigenza di una Rete, chiamata a garantire il rafforzamento delle politiche attive del lavoro e soprattutto del collocamento mirato in Sardegna e la piena attuazione della legge 68 del ’99, con lo sviluppo di interventi sempre più efficaci e personalizzati a favore delle persone con disabilità.

Finanziato dal Por Fse 2014/2020, iI progetto Noi è caratterizzato da due fasi: la prima ha previsto un’indagine conoscitiva e una mappatura dei servizi territoriali, con l’attivazione della Rete attraverso il confronto partecipato tra gli attori pubblici e privati interessati; la seconda favorirà invece la sperimentazione di un nuovo modello di presa in carico multiprofessionale in tutti i Centri per l’impiego della Sardegna, con la predisposizione di progetti personalizzati.

“È  una priorità permettere ad ogni persona di esprimersi completamente grazie al lavoro – ha sottolineato Maika Aversano, direttrice generale dell’Aspal durante l’incontro di presentazione-. Il progetto rappresenta il nostro impegno sulla disabilità con il rafforzamento del collocamento di queste persone. ‘Noi’ – ha continuato – è una rete efficiente ed efficace, fra tutti gli attori territoriali, pubblici e privati, cittadini, imprese, organizzazioni del terzo settore, per potenziare e migliorare i servizi e rimuovere gli ostacoli economici e sociali che possono limitare la vita di queste persone”.

Alessandra Zedda, assessora regionale del Lavoro (intervenuta in videoconferenza), ha sottolineato che “insieme possiamo segnare un percorso importante, partendo dall’assunto che il lavoro è dignità prima di tutto, non solo reddito, e impegnandoci quindi a realizzare questa definizione per coloro che sono a rischio di esclusione”.

Per Alessandro Tombolini, direttore regionale Inps Sardegna, “la pandemia ci ha insegnato tante cose, tra cui la necessità che le amministrazioni pubbliche siano proattive e non reattive, dunque investano sulle capacità dinamiche, che poi bisogna tenere implementate e aggiornate”.

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