In Sardegna aumentano gli appalti pubblici. Lo rende noto il centro studi di Confartigianato secondo cui nel 2018 nell’Isola sono stati promossi oltre mille bandi di gara per un totale di 870 milioni di euro. Si tratta di numeri in crescita in riferimento al 2017 quando il mercato aveva segnato una riduzione dell’8% delle opportunità per le imprese a fronte di una concentrazione della spesa su interventi di dimensioni più grandi (+49% l’importo complessivo a base di gara rispetto al 2016).
Negli ultimi tre mesi dell’anno c’è stata un’accelerata con un numero medio di gare pari a 120 per una spesa di oltre 115 milioni. La dimensione degli appalti secondo Confartigianato descrive una ripresa generalizzata, con tassi particolarmente importanti per lavori medio-piccoli (tra 500 mila euro e un milione) e per i medio-grandi (1-5 milioni), il 70% sia in termini di numero che di importo. I lavori di importo inferiore a 150 mila euro alla fine dell’anno risultano in crescita di oltre 20 punti percentuali rispetto al 2017.
Il mercato si caratterizza per una domanda fatta di micro e piccole dimensioni: il 79% delle gare promosse non supera i 500 mila euro, mentre la relativa spesa non supera il 12%. Poco meno del 20% del mercato regionale è concentrato sui tagli medi (500 mila- 5 milioni), pari al 33% delle risorse in gara. Infine le gare di importo superiore a 5 milioni rappresentano poco più del 2% della domanda, assorbendo però il 55% della cifra d’affari potenziale complessiva. Secondo Francesco Porcu e Antonello Mascia, rispettivamente segretario regionale Cna e presidente di Cna Costruzioni, “la Sardegna sembra aver superato la fase di stallo soprattutto grazie all’apporto dei Comuni che nel 2018 hanno mandato in gara ben 740 appalti per un valore di oltre 377 milioni. Le nuove disposizioni che consentono per la fascia micro l’affidamento diretto, sebbene circoscritte al 2019, potranno infatti rappresentare un’importante opportunità per le piccole imprese locali”.