Latte, i pastori si riprendono la strada. Pronta una nuova protesta

Stretti tra il caro energia e l’impennata dei costi delle materie prime i pastori sardi, che nel 2019 misero in piedi una clamorosa protesta gettando il latte ovino a terra per sollecitare un prezzo equo alla produzione, tornano in piazza con una nuova manifestazione che si annuncia partecipata.

Lunedì 14 febbraio, alle 18 sulla statale 131 dcn, all’altezza del ponte tra Bitti e Sologo, poco dopo Nuoro in direzione Olbia, ci sarà un presidio con i trattori e i mezzi agricoli – con un possibile blocco temporaneo o rallentamenti, sull’arteria viaria – al quale sono state invitate anche le altre categorie.

L’annuncio è apparso sulle pagine social dei pastori nella tarda serata di ieri. “Vista e considerata la totale assenza delle istituzioni e il continuo parassitare di tutte le associazioni di categoria, ancora una volta a distanza di tre anni dalla clamorosa protesta del latte – scrive Nenneddu Sanna, uno dei portavoce dei pastori senza bandiere – ci vediamo costretti a scendere di nuovo in strada per tutti i nuovi insostenibili rincari e l’aggravarsi di tutte le problematiche che da anni attanagliano il nostro settore”.

Intanto, il 23 febbraio è previsto un nuovo appuntamento giudiziario per alcuni pastori che hanno manifestato in strada nel febbraio 2019, quando montava la protesta per un prezzo equo del latte ovino. Al Tribunale collegiale di Nuoro si volgeranno ben due udienze. Nella prima sono imputati quattro pastori, a cui viene contestato il reato di blocco stradale, nella quale verranno sentiti dieci testimoni della difesa.

Tra quest’ultimi vi saranno sindaci e politici presenti il 13 febbraio 2019 al bivio di Lula, in cui andò in scena una delle più partecipate manifestazioni della Sardegna che coinvolsero tutte le comunità del Nuorese. A seguire si svolgerà l’udienza di altri 9 pastori coinvolti invece nella manifestazione di Siniscola, anche a loro viene contestato il reato di blocco stradale.

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