Latte, critiche dopo il tavolo regionale: “Ora basta con questi spot pubblicitari”

Continuano le critiche al tavolo regionale convocato ieri dall’assessora dell’Agricoltura, Gabriella Murgia. Dopo le defezioni dei Consorzi di tutela, di Coldiretti e dei portavoce del movimento spontaneo dei pastori, ora è la Cia (Confederazione italiana agricoltori) regionale a farsi sentire. “Il tavolo convocato dall’assessora per fare il punto sugli accordi firmati un anno fa in Prefettura, a Sassari, si è rivelato una perdita di tempo e ha confermato che la Regione è profondamente lontana dalle difficoltà che vivono le aziende agricole sarde”, scrive l’associazione.

“Davanti a una situazione oggettivamente in stallo da un anno e a una prospettiva catastrofica che vede delinearsi sullo sfondo della Finanziaria regionale un taglio di 12 milioni di euro sui fondi destinati all’agricoltura isolana, la Regione è stata capace di proporre solo l’ennesimo spot pubblicitario, annunciando la nascita di un ‘Ente sardo per la Pastorizia’. Un organismo che dovrebbe servire per la programmazione e lo sviluppo della pastorizia sarda, e per superare i problemi del prezzo del latte. Nella pratica si vuole costituire una nuova struttura che assorbirà risorse per la gestione, che avrà un nuovo presidente e un nuovo direttore generale. Niente di più che un ritorno al passato”, dicono gli agricoltori della Cia.

Che insistono: “Tutto questo per mascherare il fatto che la Regione e l’assessora Murgia non hanno nessuna idea e nessuna proposta concreta in grado di dare sicurezza e prospettive a questo comparto. L’assessora ha trattato con leggerezza tutti i problemi sottoposti alla sua attenzione, rivelando parecchia confusione tra processi che portano alla costruzione del prezzo del latte, che avviene attraverso la contrattazione tra chi il latte lo vende e chi lo acquista per destinarlo alla trasformazione, e le questioni che disciplinano le attività del Consorzio di tutela del pecorino romano o le cooperative di trasformazione”.

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