Un vertice con le associazioni di categoria è stato convocato dal sindaco di Arzachena, Roberto Ragnedda, per discutere di eventuali misure da intraprendere dopo l’allarme lanciato dalla Cisl Gallura sui licenziamenti dei dipendenti che lavorano nelle proprietà dei magnati russi in Costa Smeralda. Gli oligarchi russi, infatti, quelli puniti dall’Unione europea con congelamento dei beni e blocco dei viaggi, avrebbero già annunciato il taglio dei lavoratori.
“Gli avvenimenti che investono l’Ucraina comportano un forte apprensione. Gli effetti in termini di vite umane sono devastanti e il popolo Ucraino merita la nostra massima attenzione e solidarietà – spiega Ragnedda – . Purtroppo, si aggiungono anche altre conseguenze”.
E il primo cittadino spiega: “La guerra produce effetti negativi nel tessuto economico e sociale a ogni latitudine – sottolinea -. La nostra cittadina non ne è esente. Le ripercussioni iniziamo già a vederle. Arrivano i primi licenziamenti e molti contratti sono bloccati, anche per la fornitura di prodotti agroalimentari locali destinati all’export. A oggi ci sono oltre 200 famiglie coinvolte nell’indotto economico generato dal turismo russo ad Arzachena e in Costa Smeralda, che rappresenta una fetta importante dell’economia del territorio. Con i rappresentanti delle associazioni di categoria e le parti sociali è necessario unirsi e discutere delle conseguenze immediate e potenziali della crisi, nel tentativo di trovare possibili soluzioni, oltre a mantenere viva l’attenzione della Regione e del Governo centrale sulle implicazioni locali del conflitto”.