È Luciano Carta il nuovo presidente di Leonardo (ex Finmeccanica), società per azioni partecipata al trenta per cento dallo Stato. Il manager è nato a Carbonia, nel Sulcis, 63 anni fa, e vanta una lunghissima carriera nella Guardia di finanza, di cui è stato generale di corpo d’armata fino al 2014. Attualmente era direttore dell’Aise, l’Agenzia informazioni e sicurezza esterna (controspionaggio), dove era stato nominato nel novembre del 2018 dopo essere stato vicedirettore per un anno. Una nomina di prestigio per Carta che – come ricorda Il Sole 24 Ore – “ha le caratteristiche di molti sardi: rigoroso, riservato e tenace come pochi”. Lo testimonia la lunga carriera nella Finanza, iniziata con l’ingresso nell’Accademia nel 1975 e culminata con la nomina di capo di Stato maggiore al Comando generale Gdf.
Leonardo è la tredicesima più grande impresa di difesa del mondo e la terza più grande in Europa. Le entrate dal settore difesa rappresentano il 68 per cento del proprio fatturato. La società ha cinque divisioni operative: elicotteri, velicoli, aerostrutture, elettronica e sistemi per la sicurezza e le informazioni. Settori cruciali e delicatissimi nello scacchiere internazionale, di enorme interesse pubblico.
Carta è stato ammesso all’Accademia della Guardia di finanza dopo aver terminato il liceo classico. È plurilaureato. Prima in Giurisprudenza a Cagliari, poi Scienze della sicurezza economico finanziaria e ancora in Scienze politiche, oltre ad aver conseguito numerosi master. È autore di diverse pubblicazioni in materia fiscale e ha avuto incarichi di docenza presso l’Università dell’Aquila, la scuola di management della Luiss, la scuola di Polizia tributaria e l’Accademia del corpo. È stato consulente della Commissione Parlamentare antimafia nella XIV legislatura.