Isola di pensioni e lavoro dipendente. Redditi sardi, la media è di 17mila euro

Oltre un sardo su due è un lavoratore dipendente, mentre più di uno su tre è pensionato e solo il tre per cento dei contribuenti isolani è un lavoratore autonomo. È la mappa dell’Isola secondo i dati pubblicati oggi dal Servizio regionale di statistica che ha rilasciato le cifre sulla situazione reddituale dei sardi.

Nel 2018 (considerando l’anno d’imposta 2017) i contribuenti sardi sono stati in totale un milione e 61mila persone (il 2,6 per cento degli oltre 41 milioni e 211 contribuenti italiani) e hanno dichiarato redditi, ai fini del pagamento dell’Irpef, per un totale che supera di poco i 18 miliardi di euro. La cifra fa slittare l’Isola di una posizione rispetto all’anno precedente, collocandola al 14esimo posto rispetto alle altre regioni d’Italia, immediatamente dopo il Trentino Alto Adige e poco prima della Calabria.

La classifica regionale è guidata dalla Lombardia, con redditi Irpef dichiarati per oltre 175 miliardi e 700milioni euro. La Sardegna dunque resta nella seconda metà della classifica, quella delle regioni che guadagnano al di sotto dei venti miliardi. A scorrere le cifre medie si scopre così che i sardi hanno dichiarato un reddito complessivo medio nel 2017 pari a 17mila e 270 euro (in calo di circa 500 euro sullo scorso anno), un guadagno molto lontano dalla media italiana di circa 20mila e 670 euro.

La maggior parte dei contribuenti sono lavoratori dipendenti: il 52,3 per cento, in crescita rispetto al 50,2 dello scorso anno. Un esercito di 542mila subordinati, sul totale dei quasi 22 milioni di dipendenti italiani. Sono loro che contribuiscono a oltre la metà del tesoretto regionale, con un totale di 9 miliardi e 438 milioni di euro che arrivano dal loro lavoro.

I pensionati, invece, contribuiscono agli oltre 18 miliardi totali della Sardegna con più di un terzo della cifra: 6 miliardi e 230mila euro. Loro in percentuale sono il 34,6 per cento dei contribuenti sardi. Una percentuale decisamente più alta di quella nazionale che si ferma al 30 per cento e poco sopra quella del Mezzogiorno. Così la Sardegna si colloca al quinto posto per numero e reddito da pensioni, dietro a regioni come Calabria, Sicilia, Molise e Puglia.

Anche se numericamente sono minoritari, i lavoratori autonomi sono quelli che dichiarano i redditi più alti. In Sardegna sono appena il 3,47 per cento, più o meno 126mila, che hanno un reddito complessivo di 624 milioni e 500mila euro. Che equivale a una media di 35mila e 400 euro a testa, in crescita sull’anno precedente e pari al doppio di un lavoratore dipendente. Una cifra però nettamente più bassa della media nazionale: in Italia un autonomo dichiara più di 43mila e 500 euro all’anno.

Marzia Piga

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