la guerra degli uffici nel palazzo della regione sardegna

In Regione una lista nera di banche e assicurazioni

La Regione si mette al riparo dal rischio di fideiussioni fasulle. Per questo l’assessore alla Programmazione, Giuseppe Fasolino, ha ottenuto dai colleghi della Giunta di lavorare a una lista nera di banche, assicurazioni e altri intermediari finanziari inadempienti.

La procedura per stilare la black list è contenuta nella delibera 2/22 approvata il 20 gennaio scorso. Con una premessa: la fideiussione è un requisito indispensabile nelle gare pubbliche. Tutti i bandi impongono infatti che il vincitore di un appalto versi una determinata somma (stabilita nel bando) a garanzia della fornitura, dei servizi e delle prestazioni da assicurare o svolgere. In caso di inadempimento, un ente ha il diritto di trattenere i soldi.

Per ottenere la fideiussione, le imprese si rivolgono a banche, assicurazioni e altri intermediari finanziari, i quali però non sempre saldano il dovuto. Di qui la necessità della Regione di tutelarsi con la lista nera. E sono due i casi che fanno scattare l’inserimento nella black list: “Ritardo nel versamento degli importi garantiti” e “mancato adempimento a seguito di ingiunzione di pagamento”, anche “con riferimento ad una sola garanzia fideiussoria”, è scritto nella delibera.

Il percorso porterà a un risultato: “L’Amministrazione regionale, con le sue articolazioni organizzative e i suoi enti strumentali” non accetterà fideiussioni da quelle banche, da quelle assicurazioni e da quegli intermediari finanziari che finiscono nella lista nera maturando tuttavia il diritto a esserne informati. Infatti: dal momento in cui ricevono la comunicazione formale, hanno trenta giorni di tempo “per presentare eventuali memorie o documenti“. Dopo di che, il Centro di responsabilità della riscossione, che fa capo all’assessorato alla Programmazione attraverso la Direzione generale dei Servizi finanziari, ha ulteriori trenta giorni per confermare (o meno) l’inserimento nella black list.

La permanenza nella lista nera dura minimo sei mesi “per il ritardato pagamento a seguito di escussione con semplice richiesta scritta”, si legge ancora nella delibera del 20 gennaio. ll tempo massimo è invece di due anni, “nel caso in cui il ritardo perduri oltre il termine individuato nell’ingiunzione di pagamento”. Tuttavia nel caso in cui le banche, le assicurazioni e gli intermediari finanziari non correggano la cattiva condotta, “l’iscrizione nella black list permane anche oltre il predetto periodo fino alla data di effettiva e integrale soddisfazione del credito maturato”.

Una volta che la lista nera sarà pronta, spetterà all’assessorato regionale alla Programmazione diffonderla all’intero Sistema regione. Non solo: tutti gli uffici saranno obbligati a consultare la black list quando le garanzie fideiussorie offerte verranno passate al setaccio al termine di una gara aggiudicata. (al. car.)

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