In Iraq una raffineria ‘made in Ogliastra’, accordo da 5 miliardi

Saranno in parte realizzati in Sardegna, in Ogliastra, gli impianti della nuova raffineria di petrolio che sarà costruita in Iraq, nelle provincia di Al-Anbar, per un valore di 4-5 miliardi di euro e una produzione giornaliera di circa 150mila barili di greggio. È il frutto dell’accordo raggiunto a Tortolì dal Ceo della Saldimpianti Romeo Ingrosso e dalla delegazione irachena guidata dal governatore della provincia di Al-Anbar, Sohaib Ismael Mahmoud, e presentato al governatore della Regione, Francesco Pigliaru, e all’assessore dell’industria, Maria Grazia Piras. “Si tratta di una grande opportunità per la Sardegna – ha affermato Pigliaru -. Dobbiamo abituarci a cogliere i vantaggi della globalizzazione superandone il timore. Il compito della Regione è quello di creare le condizioni perché gli investitori seri che arrivano dall’estero scelgano l’Isola e c’è tutto il nostro impegno per accompagnare le nostre imprese in percorsi come questo. Siamo una regione piccola e dobbiamo cercare sempre più spazio nei mercati esteri, gli unici in grado di farci crescere a ritmi sostenuti e di creare posti di lavoro”.

“Contratti di questa grandezza – ha proseguito il governatore – si trovano principalmente nei mercati esteri e generano opportunità che vanno ben oltre la singola impresa coinvolta, potendo aprire potenzialità per l’intera Sardegna, incluse le piccole imprese, a condizione che ci sia la volontà di lavorare insieme. Siamo ben felici di supportare le nostre aziende nei mercati internazionali e ci auguriamo che queste facciano da apripista a molte altre realtà produttive dell’isola”.

 

Secondo l’assessore Piras si tratta di “un successo del territorio ogliastrino e dei lavoratori che rappresentano il prezioso capitale umano, di competenze e di professionalità dell’azienda. Dobbiamo prendere esempio da queste realtà virtuose non solo per fare, come già abbiamo fatto, dell’internazionalizzazione un asse portante del progetto di sviluppo regionale, ma anche per favorire in ogni forma i processi di aggregazione tra i soggetti d’impresa che ne aumentano la massa critica e la capacità di affrontare nuovi mercati. E’ importante che tutti, governo regionale e locale, partenariato economico e consorzi, si dedichino a favorire i progetti di integrazione di filiera che rendono i sistemi produttivi locali più solidi e competitivi e favoriscono le azioni di chiamata selettive di nuove imprese esterne”.

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