Il Sardinian Job Day punta sul digitale: “Le tecnologie nel futuro del lavoro”

Si parte dall’innovazione digitale: 750mila posti di lavoro nelle nuove tecnologie in tutta Europa non sono coperti da professionalità adeguate. Punta su questo la nuova edizione del Sardinian Job Day, organizzato dall’Aspal (Agenzia regionale per le politiche attive del Lavoro) e promosso dalla Regione Sardegna, che si terrà i prossimi 24 e 25 gennaio a Cagliari. Un focus sulle nuove tecnologie e sull’impatto del digitale che sta cambiando i processi produttivi e creando nuovi spazi di business, ma anche il tradizionale momento di incontro tra domanda e offerta per cui dal prossimo martedì 4 dicembre si aprono le candidature attraverso la piattaforma online si potrà accedere dal sito web www.sardinianjobday.it e dal portale www.sardegnalavoro.it: le aziende, di tutti i settori, potranno caricare le loro richieste di personale e i cittadini i loro curriculum, che saranno esaminati.

Sardinian Job Day 2019

“La macchina organizzativa è pronta, in queste settimane abbiamo riscaldato i motori e fatto le prove tecniche – spiega il direttore generale dell’Aspal, Massimo Temussi – ora stiamo entrando nel vivo dell’organizzazione dell’evento e dal 4 dicembre si parte con la raccolta delle vacancies sul SIL e con l’azione di supporto ai cittadini, disoccupati e persone alla ricerca di nuova occupazione, ad attivarsi”.
Per Temussi la due giorni alla Fiera di Cagliari sarà l’occasione per mostrare “quello che in molti tra gli esperti fuori dall’isola e dall’Italia, definiscono il ‘modello Sardegna’, senza uguali nel resto d’Italia”. “Siamo stati la prima Regione in Italia a rivoluzionare i Centri per l’impiego e i servizi per il lavoro, ora piano piano si raccolgono i frutti”, ha dichiarato il direttore generale dell’Aspal.

Lo scorso anno in due giorni si sono presentate ventimila persone, 57mila i curriculum presi in esame – tra questi di cui 32mila cestinati subito – e quattromila quelli che, dopo appositi colloqui, hanno convinto le aziende a instaurare un rapporto di lavoro. “Le offerte di lavoro disponibili nell’edizione 2018 erano 3.200, ma sono state superate e sono arrivate a 4mila, anche se poi le assunzioni, soprattutto nel settore turistico, sono proseguite per tutta l’estate. Le aziende hanno avuto la possibilità di avere centinaia di curriculum disponibili cui attingere”. Nell’edizione 2018 sono stati 5.500 i colloqui svolti e 3.400 le vacancies (posti di lavoro richiesti), mentre per quest’anno, senza che ancora si sia dato il via alle candidature online, si registrano già 400 vacancies confermate, e sono circa 1.400 le aziende contattate.

Dopo la fase delle candidature, che resteranno aperte per diverse settimane, gli esperti e gli operatori dei Centri per l’impiego abbineranno i curriculum arrivati con le richieste delle aziende. Ma, come spiega Temussi, “il vero job day è per quelli il cui curriculum è stato scartato, a loro ci rivolgiamo, per spiegare cosa significa cominciare un percorso di ricerca del lavoro, come si scrive un curriculum, cosa è necessario per potersi presentare adeguatamente a un colloquio di lavoro”. “L’obiettivo è ‘riacchiappare’ tutti quelli che rinunciano a cercare un lavoro, prenderli in carico: a loro offriamo i nostri servizi quotidianamente nei nostri Cpi e in più nella due giorni della Fiera di Cagliari potranno assistere a oltre cento seminari e workshop tematici su come fare impresa, autoimpresa, su come partecipare a un colloquio, come compilare un curriculum e come costruire un percorso di carriera fatto di competenze certificate”.

Il Sardinian Job Day è anche un momento di confronto tra partner nazionali e internazionali sulle tendenze nell’economia mondiale, anche attraverso lo scambio di buone pratiche e l’avvio di importanti collaborazioni. Tra le partecipazioni previste, quella degli sportelli Eures e dei Servizi per il lavoro di 13 paesi: Stati Uniti, Francia, Spagna, Polonia, Lussemburgo, Belgio, Germania, Olanda, Danimarca, Finlandia, Austria, Malta e Svezia.

Mar. Pi.

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