“Il Pecorino è tra i formaggi più imitati”. Il mercato del falso dagli Usa alla Cina

“Il Pecorino romano è uno dei formaggi più imitati al mondo. Il formaggio che determina il prezzo da pagare ai pastori sardi, solo negli Stati Uniti è prodotto, con latte di vacca, per quasi le stesse quantità di quello autentico trasformato in Sardegna”. La denuncia arriva dalla Coldiretti Sardegna che parla di un fenomeno che si sta diffondendo all’estero e che riguarda anche altri formaggi italiani: “Le imitazioni stanno invadendo il mercato con tarocchi che non solo non hanno nulla a che fare con l’autentica produzione sarda, prodotta secondo un disciplinare, ma addirittura lo si fa con latte di mucca ed in qualche caso abbiamo dovuto subire anche l’onta di vederlo commercializzato con una etichetta che riportava in primo piano la foto di una mucca sorridente (in Cina)”.

I principali imitatori, si legge in un comunicato diramato dall’associazione,  sono gli Stati Uniti (in particolare negli Stati del Wisconsin, California e New York) dove appena l’1% dei formaggi di tipo italiano consumati ha in realtà un legame con il nostro Paese, il restante è prodotto sul suolo americano. “Non a caso è il principale mercato di sbocco all’estero del pecorino e del Fiore sardo tanto che finiscono negli Usa quasi 2 pezzi su 3 del famoso formaggio esportato dall’Italia”.

“Le imitazioni del pecorino nostrano con prodotti cosiddetti ‘italian sounding’ (il richiamo a prodotti italiani) riguardano in realtà diversi continenti – prosegue la nota -. Dal Romano cheese degli Stati Uniti, anche già grattugiato o in mix con il parmesan, al pecorino friulano del Canada dove si vendono anche il Crotonese e il Romanello, tutti rigorosamente fatti da latte di mucca come il Sardo argentino o il Pecorino cinese. Come mostrato qualche anno fa dalla Coldiretti esiste anche il kit per la produzione casalinga del Romano venduto da una ditta inglese a circa 120 euro”.

“Si tratta di un fenomeno in continua crescita che penalizza oltremodo produttori di cibo buono e apprezzato dal mercato – sottolinea il direttore di Coldiretti Sardegna, Luca Saba –. Il Pecorino romano è il più esportato d’Europa e come ci dimostrano i dati è in crescita nelle vendite. Purtroppo il settore è circondato da troppi speculatori lungo tutta la filiera che rosicchiano tutto il valore aggiunto che potrebbe derivare da un prodotto figlio di un saper fare millenario, con il rispetto del benessere animale e del territorio. Ci ritroviamo invece a vivere il paradosso di pastori che oggi producono in perdita”.

“Non è esente da colpe neppure il fatto che il comparto sia malato, diviso a tutti i livelli, sia orizzontalmente che verticalmente e senza una chiara visione politica che fino ad oggi è mancata nel ruolo di fare sintesi e dare forza al mercato” evidenzia il presidente di Coldiretti Sardegna, Battista Cualbu.

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