Il Ctm ha a nnunciato ieri l’attivazione di una nuova linea, la Qex – Quartu express, una sorta di navetta che da Cagliari arriva a Quartu e torna indietro. Due i capolinea: in piazza Matteotti e via Brigata Sassari. La tratta “è interamente sostenibile, gestita con filobus elettrici e un risparmio di tempo di percorrenza grazie alla corsia preferenziale di viale Marconi e via Dante”. Eppure Sestu, il quarto Comune più grande della Città metropolitana dopo Cagliari, Quartu e Assemini, non ha ancora un collegamento Ctm, malgrado gli oltre 20mila abitanti.
Sulla nuova Qex “consentirà di arrivare da Cagliari a Quartu Sant’Elena – e viceversa – in 25 minuti”, annuncia Carlo Andrea Arba, presidente di Ctm spa. La linea “è studiata come un Brt (Bus rapid transit, autobus a rapido transito), cioè con l’utilizzo di corsie preferenziali”. La Qex viaggia dal lunedì al sabato e ha una frequenza di 8 minuti dalle 7 del mattino alle 21. Il servizio inizia alle 4.23 del mattino da Quartu e termina con l’ultima corsa da Cagliari verso Quartu alle 22.55.
Ma per Sestu ancora nessuna novità: dal quarto Comune più grande della Città metropolitana la voce della sindaca Paola Secci non si sente abbastanza, visto il risultato. Sestu continua a essere collegata con l’Arst, con una frequenza che non è certamente quella di un autobus del Ctm e per di più la domenica si compie un vero disastro perché i collegamenti ridotti all’osso. I cittadini hanno provato decine di volte a chiedere di essere inseriti nel circuito del Ctm. Ma evidentemente per la politica regionale e quella comunale il tema dei collegamenti non è centrale.