I cammini turistici dell’Isola tra ambiente e spiritualità

I cammini turistici e religiosi della Sardegna a confronto con i grandi percorsi italiani ed europei per riscoprire il valore e la bellezza di un turismo lento e sostenibile anche nell’Isola, assieme al suo ambiente, alle tradizioni culturali e alle eccellenze enogastronomiche. ‘Sardegna, terra di cammini tutto l’anno’, presentato a Milano, è un programma che intende far conoscere non solo i percorsi, ma anche i borghi, le destinazioni di pellegrinaggio e il ruolo degli operatori nella promozione di un prodotto oggi sempre più richiesto e desiderato dal pubblico finale.

Due giorni di incontri e confronto con istituzioni, esperti, giornalisti, autori e camminatori per scoprire una terra da vivere in ogni periodo dell’anno a passo lento. “La Sardegna – ha detto l’assessore regionale al Turismo, Gianni Chessa – è riuscita a custodire il suo valore più prezioso, più intimo, in un’armonia unica e incomparabile, nel cuore del Mediterraneo. Ancora oggi è uno scrigno di storie e luoghi poco conosciuti, è un’isola che offre infinite sfaccettature che la rendono una destinazione turistica ricca di fascino e suggestione. L’inestimabile patrimonio materiale e immateriale dell’isola rappresenta in modo sempre più convincente un volano articolato per stimolare nuove motivazioni e proposte di viaggio”.

Con oltre 1.400 eventi fra rassegne popolari e sagre, di cui 940 feste religiose, la Sardegna, ha sottolineato l’assessore Chessa, resiste all’usura dei secoli e alla globalizzazione dell’offerta dei prodotti turistici. Spiritualità e devozione rappresentano le vere radici dell’identità sarda, che concorrono in modo armonico a posizionare l’isola in un segmento sinonimo di turismo sostenibile e responsabile, incline alla convivialità, alla sobrietà e alla salvaguardia dei valori più autentici.

Qui si inseriscono i Cammini, la Rete delle Destinazioni di pellegrinaggio e i Percorsi Francescani, tematiche inserite nell’evento organizzato a Milano. “Turismo lento e sostenibile, cultura e spiritualità, senso di comunità e accoglienza sono i cardini del progetto attivato nel 2012 dall’assessorato regionale del Turismo”, ha ricordato Chessa. L’obiettivo è offrire un’esperienza intima e introspettiva, di coniugare le dimensioni spirituale e culturale in centri caratterizzati da profonda devozione.

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