Gli agriturismi sardi quasi sold out per festività di Pasqua e lunghi ponti: tra cucina della tradizione e turismo rurale

Gli agriturismi sardi si confermano tra le mete più apprezzate dai visitatori – sardi, italiani e stranieri – anche per le festività pasquali 2025 e i lunghi ponti delle prossime settimane. Pasquetta è già sold out quasi ovunque, seguita a ruota da Pasqua, con prenotazioni da quasi tutto esaurito per pranzi e attività all’aria aperta. Resta qualche possibilità per i pernottamenti, ma il trend è in forte crescita anche in Sardegna, complice la lunga stagione dei ponti dal 25 aprile al 1° maggio e i primi giorni del mese in arrivo.

Secondo un rilevamento di Coldiretti/Terranostra Campagna Amica, a scegliere gli agriturismi non sono solo famiglie sarde, ma crescono in modo esponenziale anche i turisti provenienti dalle altre regioni italiane e gli stranieri. Un weekend pasquale all’insegna della natura e della scoperta delle strutture che offrono ospitalità, cucina tradizionale e percorsi esperienziali a 360 gradi. 

Accanto al buon cibo e all’accoglienza, cresce l’interesse per le attività nei cammini rurali: a livello nazionale, si stima che oltre 300mila persone parteciperanno durante le festività a passeggiate, pedalate o itinerari a cavallo.  “L’agriturismo si conferma non solo una scelta di relax e gusto, ma anche un’esperienza culturale e sensoriale completa – sottolinea Simone Ciferni, presidente di Terranostra Sardegna – le nostre strutture rappresentano un presidio fondamentale per il sistema turistico dei territori, anche quelli dell’interno dell’isola che, sebbene meno noti rispetto al turismo estivo e balneare, stanno conquistando sempre più visitatori. Questo ci dà ancora più forza per continuare a investire su qualità e autenticità”.

Un ruolo fondamentale lo giocano l’evoluzione dell’offerta e la professionalizzazione degli operatori, come sottolinea Mari Gina Ledda, coordinatrice di Coldiretti Terranostra Campagna Amica: “Gli agriturismo stanno diventando sempre più luoghi dove si vive un’esperienza unica e autentica. I nostri cuochi contadini, grazie alla formazione continua promossa da Coldiretti, riescono a proporre piatti della tradizione in chiave innovativa, mantenendo intatti i sapori e i valori della cucina sarda. L’accoglienza, la narrazione dei territori e la valorizzazione delle stagionalità completano un’offerta integrata sempre più apprezzata”.

Cresce l’interesse dei visitatori per la cucina tradizionale sarda, simbolo di identità e cultura. La richiesta è in aumento da parte di chi vuole sperimentare e vivere le abitudini legate al territorio, anche attraverso il cibo. A farla da padrone sono i grandi classici delle feste: l’agnello Igp, il maialetto e il capretto, cucinati secondo le diverse tradizioni locali. Ampio spazio agli antipasti a base di formaggi e salumi del territorio, verdure di stagione, paste tipiche e dolci della tradizione. Immancabili i vini locali e le birre artigianali, che arricchiscono una proposta gastronomica sempre più variegata e legata alle produzioni di filiera corta. Le prenotazioni – per mangiare e per pernottare – sono in continuo aumento anche oltre le festività pasquali, con dati in crescita fino a tutto maggio.

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