G7 Lavoro, chiusura a Cagliari: “Intelligenza artificiale, opportunità e rischi”. Enfasi su giustizia sociale e inclusione

Dalla condanna alla Russia per “l’aggressione all’Ucraina”, a quella di Hamas a Israele. E poi l’intelligenza artificiale, il lavoro, l’inclusione e la formazione delle competenze. Si è chiusa con la firma della dichiarazione dei ministri il G7 Lavoro promosso a Cagliari per tre giorni. Primo punto. “Ribadiamo con la massima fermezza la nostra condanna dell’attuale guerra di aggressione su vasta scala, illegale, ingiustificabile e immotivata della Russia contro l’Ucraina” cui si aggiunge la seconda “condanna più forte agli attacchi terroristici brutali condotti da Hamas e altri gruppi terroristici contro Israele il 7 ottobre 2023”.

Quindi l’intelligenza artificiale che “deve essere centrata sull’uomo nel mondo del lavoro”. “Per beneficiare appieno delle opportunità offerte dall’Ia – scrivono nella dichiarazione i ministri – dobbiamo continuare a conciliare lo sviluppo tecnologico con la protezione dei diritti dei lavoratori e minimizzare i rischi potenziali per il mondo del lavoro, soprattutto per le persone in situazioni vulnerabili e marginalizzate”. Poi il sostegno all’invecchiamento “attivo e sano” e la lotta alle discriminazioni.

“Abbiamo ribadito il sostegno alla coalizione globale per la giustizia sociale promossa dall’Organizzazione internazionale del lavoro – ha detto nella conferenza stampa conclusiva la ministra Calderone – il rispetto de i diritti umani a partire da quelli dell’infanzia, del lavoro dignitoso, anche lungo quelle che sono le catene globali del valore”. E a proposito di lavoro e inclusività, un altro passaggio: “Portare le donne al lavoro vuol dire compiere, prima di tutto, un atto di giustizia sociale – ha detto. Deve essere centrale combattere le disuguaglianze di genere, salariali e di opportunità”.

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