I sindaci di Sassari, Alghero e Olbia. Tutti del centrodestra. Compatti contro la Regione guidata da Solinas che cerca di opporsi alla fusione, già deliberata, degli aeroporti di Olbia e Alghero in un’unica società. La richiesta è che la Giunta non ostacoli l’operazione di F21 Ligantia – controllata dal fondo F2i Sgr, partecipata dalla Fondazione di Sardegna e dagli americani di Blackrock infrastructure – che ha creato la Nord Sardegna aeroporti, nuova spa che da settembre gestirà i due scali. Un primo via libera è arrivato da Sogeaal, la società che guida il Riviera del corallo. Poi l’ok di Geasar, che gestisce il Costa Smeralda. Infine l’ok dell’Anac, l’Autorità nazionale anticorruzione. E ora l’obiettivo è creare un’unica rete degli scali sardi con l’acquisizione di quello di Cagliari-Elmas: l’azionista di maggioranza è la Camera di commercio di Cagliari e Oristano. Favorevole alla fusione, come le omologhe di Sassari e Nuoro.
“Pensavamo che la Regione, che in un primo momento si era dichiarata favorevole al processo, desse seguito a questa linea. Invece abbiamo visto che così non è stato – ha dichiarato Settimo Nizzi, sindaco di Olbia, come riporta La Nuova Sardegna -. Non vogliamo fare guerre di campanile, chiediamo soltanto che si interrompa una sovraesposizione della politica nei confronti di un’azienda privata che vuole migliorare i servizi. Ritentiamo che questa azienda debba essere aiutata piuttosto che contrastata. Abbiamo parlato tra noi. Siamo tutti d’accordo sul fatto che il sistema aeroportuale del nord Sardegna deve funzionare in maniera sincrona, con una gestione che possa mettere in campo azioni in grado di rendere il territorio più attrattivo per capacità e possibilità di avere slot e voli “. Anche il sindaco di Sassari, Nanni Campus, ricorda di aver espresso più volte un parere positivo a un’unica regia degli aeroporti sardi, compreso quello cagliaritano. “Ma in particolare i due del Nord perché una sinergia di gestione consente di avere un maggiore peso nei confronti delle varie compagnie di volo”, ha detto al quotidiano sassarese. E sul ricorso annunciato dalla Regione: “Non entro nel merito del perché voglia impugnare un accordo tra società private. La vedo difficile, ma non ho termini per esprimermi, è un compito che lascio ai legali. Credo che, nell’interesse globale dei sardi, una maggiore coesione di porti e aeroporti debba esserci.
Ma la Giunta insiste. “La Regione è obbligata a tutelare in tutte le sedi opportune i propri interessi, e quindi i diritti dei sardi, pertanto procederà con l’impugnazione”, dice l’assessore ai Trasporti, Antonio Moro. L’esponente sardista sostiene che “la fusione prospettata limita i compiti, le funzioni e le potestà della Regione all’interno della compagine societaria, impedendole di esercitare ruoli che le sono propri come quelli di indirizzo, verifica e controllo. Se ci avessero dato il tempo di analizzare bene tutto il dossier sarebbe stato diverso”. E domani sul tavolo della Giunta approderà la delibera che darà mandato al collegio di avvocati di procedere contro l’accordo.