Fondo Por Fesr, Bruxelles promuove la Sardegna. Paci: “Ottima progressione”

A due anni dall’avvio del Por Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale) 2014-2020, la Regione ha programmato il 63,6% delle risorse (592 milioni di euro sui 930 complessivi a disposizione). È stata già presentata la certificazione di 33 milioni, che a fine anno diventeranno 70 e nel 2018 ne verranno certificati altri 90, il che consentirà di centrare l’obiettivo di spesa previsto dei 165 milioni nei primi tre anni. Questo il bilancio dell’attività coordinata dall’assessorato alla Programmazione guidato dall’assessore Raffaele Paci. “Una situazione dunque positiva che consente di procedere a pieno ritmo con l’utilizzo di altre risorse – si legge in una nota -: lo stato di avanzamento del Fesr presenta notevoli progressioni, con l’attivazione di tutti gli assi previsti e un allineamento ottimale su programmazione e spesa certificata”.

SUL 2007-2013 SPESO IL 104% DELLE RISORSE – Il punto sul Por Fesr della Sardegna è stato ufficializzato durante i lavori del Comitato di sorveglianza riunito oggi a Cagliari, presieduto dall’assessore Paci con l’Autorità di gestione Graziella Pisu. “Ma c’è anche un altro importante risultato centrato dalla Regione – scrivono ancora dagli uffici di via Battisti: a marzo scorso è stata chiusa la programmazione 2007-2013 con un notevole successo, perché non solo sono state spese tutte le risorse disponibili (significa che neanche un euro è stato restituito a Bruxelles), ma sono stati rendicontati progetti per il 104 per cento della cifra a disposizione, ovvero 1 miliardo e 400 milioni di euro invece del miliardo e 300 erogato dall’Europa grazie all’integrazione con i fondi regionali”.

RIMODULATI 15 MILIONI PER IL CREDITO D’IMPOSTA – Il Comitato ha poi approvato la rimodulazione di 15 milioni per il credito d’imposta per le imprese. “Abbiamo deciso di inserire di una nuova misura sull’asse 3, quella del credito d’imposta, che servirà anche come volano per attivare risorse nazionali”, spiega Paci. “Intervento che le imprese apprezzano, rapido e veloce, che con l’accesso ai contributi garantisce subito la defiscalizzazone”.

LA PROGRAMMAZIONE DEL NUOVO FESR – Il Fesr, con 930 milioni di euro, è uno dei principali strumenti per il rilancio del sistema economico della Sardegna, attraverso interventi destinati alla ricerca e innovazione per la competitività delle imprese, all’agenda digitale, all’efficienza energetica, all’inclusione sociale, oltre che all’ambiente e alla prevenzione del rischio idrogeologico. Alle sessioni di lavoro, che si sono protratte per tutta la giornata, hanno partecipato i rappresentanti della Commissione Europea con il referente per la Regione, Andrea Murgia, della Presidenza del Consiglio con Giuseppina Meli, della Agenzia di Coesione Territoriale con Edmondo Mone e del Partenariato istituzionale, economico e sociale.

LA SPESA ASSE PER ASSE – Nello specifico, sull’Asse I sono state avviate procedure per 43,8 milioni sui 128 di dotazione, 60,5 sono impegnati in procedure di prossimo avvio e 24,5 sono invece da programmare. Asse II, Agenda digitale: 130 milioni disponibili, 125 in procedure avviate e 5,3 di prossimo avvio. Asse III, Competitività: su 213 milioni, 157 in procedure avviate, 53 di prossimo avvio e 3 da programmare. Asse IV, Energia sostenibile e qualità della vita: 150 milioni di cui 128 di procedure avviate, 3 di prossimo avvio e 19 da programmare. Asse V, Ambiente: 55 milioni, 37 in procedure avviate e 18,5 da programmare. Asse VI, Risorse, Natura, Cultura e Turismo: 164 milioni, 59 di procedure avviate, 1,6 di prossimo avvio e 103 da programmare. Asse VII, inclusione sociale: 51 milioni, 10,5 di procedure avviate, oltre 39 di prossimo avvio, un milione da programmare. Asse VIII, Assistenza tecnica: su 37 milioni sono state attivate procedure per quasi 31, di prossimo avvio per 1 milione e restano da programmare 5,5 milioni.

VERSO IL 2018 – Apprezzamento per l’avanzamento dei lavori è stato espresso anche dai rappresentanti della Commissione europea che, sottolineando l’importante lavoro fatto sulla programmazione delle risorse (come detto circa 590 milioni su 930), ha ribadito la convinzione che la Sardegna riuscirà senza problemi a centrare l’obiettivo del 2018 (165 milioni spesi). “Sui fondi europei la parola d’ordine è correre, correre per non perdere i fondi ma anche programmarli e spenderli bene – dice Paci -. Stiamo lavorando proprio in questa direzione: siamo a un ottimo punto con la programmazione delle risorse, sulla spesa siamo sicuri di centrare l’obiettivo 2018, abbiamo ottime performance per esempio sulla programmazione territoriale fortemente condivisa con gli enti locali ma anche su programmi di internazionalizzazione, agenda digitale, competitività delle imprese, energia sostenibile, strategia di specializzazione intelligente e qualità della vita ma anche sugli interventi per la mitigazione del rischio ambientale. Continuiamo così, puntando dritti all’obiettivo”. Apprezzamento è stato espresso anche per il nuovo Piano regionale dei rifiuti che, consegnato nei tempi previsti, secondo la Commissione europea con ottimi contenuti ha soddisfatto i requisiti richiesti per la spendita dei fondi. “La novità di quest’anno è che ci sono controlli in itinere sugli obiettivi, senza aspettare la fine della programmazione. Un ulteriore stimolo a lavorare bene e rapidamente. I fondi europei sono un’occasione enorme per la Sardegna – conclude Paci – Siamo soddisfatti dei risultati raggiunti ma lavoriamo per migliorarli a vantaggio della qualità della vita di tutti i sardi”.

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