Fase 2, cassa integrazione a rilento. Accuse sui ritardi tra Regione e Inps

In Sardegna “l’Inps non ha apprezzabili pratiche in arretrato”. L’istituto interviene nella polemica sui ritardi nei pagamenti della cassa integrazione in deroga. Tempi lunghi dei quali, per il Governo, è responsabile la Regione che trasmetterebbe troppo tardi le domande: alla data di ieri ne risultavano inviate 1.287, 919 quelle ammesse, 126 quelle per cui l’Inps ha disposto i pagamenti.

Da parte sua l’amministrazione regionale parla invece di lentezza dei sistemi informatici dell’Istituto. Che oggi ha deciso di far chiarezza. “In questo delicato momento – scrive in una nota – è stata costituita un’apposita task force regionale, quotidianamente impegnata nella gestione dei flussi telematici contenenti gli elenchi delle domande di cig in deroga presentate dalle aziende e decretate dalla Regione Autonoma della Sardegna”. Ora, prosegue la nota, “l’Istituto sta provvedendo al rilascio delle autorizzazioni e alla relativa notifica alle aziende entro un massimo di 48 ore dal momento in cui le domande risultano disponibili in procedura e, al momento, è impegnato nella lavorazione dei decreti disponibili dal 5 maggio, non avendo altro arretrato”.

Quanto all‘erogazione della prestazione, “è subordinata alla ricezione del modello Sr41, inviato dalle aziende richiedenti, che contiene le indicazioni per la liquidazione ai lavoratori e l’accredito della corrispondente contribuzione figurativa”. I modelli pervenuti, si legge infine, “vengono sottoposti a controlli automatici che si concludono generalmente tra le 24 e 48 ore, superati i quali vengono emessi i mandati di pagamento”.

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