Export sughero, sospeso l’obbligo della bollitura. Via al monitoraggio sul coleottero killer

Lo hanno chiamato embargo sulle esportazioni di sughero dalla Sardegna. In ogni caso ora la recente modifica della disciplina nazionale che consente l’esportazione e la vendita del prodotto soltanto dopo la bollitura è sospesa. Ad annunciarlo è stato nei giorni scorsi sulla sua pagina Facebook il deputato Alberto Manca del M5S, che insieme al senatore Emiliano Fenu, dello stesso partito, avevano presentato l’emendamento per contrastare i danni alle cortecce del coleottero ‘perforatore delle querce’. “Sarà la ricerca scientifica e il mondo universitario a dirci cosa fare e a confermare o meno la validità del trattamento termico di bollitura, prima della movimentazione fuori dal territorio regionale di estrazione del sughero – ha scritto Manca -. Al momento questa tecnica resterà in sospeso anche per venire incontro alle richieste presentate in questi giorni anche da altre parti politiche”.

Resta in piedi lo stanziamento di 150mila euro destinato all’Università di Sassari, finalizzato al monitoraggio e allo studio della diffusione del coleottero coraebus undatus che ha attaccato numerosi sughereti nell’Isola. “Il monitoraggio partirà subito, una volta ricevuti i risultati, si procederà a porre in essere tutte le misure di contrasto a questo coleottero sulle quali lavoreranno in sinergia diversi enti locali che verranno coinvolti oltre alla Regione e all’Università. Il monitoraggio durerà un anno e successivamente saranno i tecnici a stabilire come operare il suo contenimento”, ha spiegato il parlamentare Cinquestelle.

Il ‘caso sughero’ in Consiglio regionale

Sulla questione è intervenuta anche la Quinta commissione del Consiglio regionale della Sardegna che ha calendarizzato il tema nella scorsa settimana. I consiglieri regionali hanno ascoltato in audizione i rappresentanti delle Università, delle associazioni imprenditoriali (Confindustria, Federlegno e Assolegno), degli artigiani (Cna) e le organizzazioni di categoria agricole (Coldiretti e Confagricoltura). Tutti i portavoce degli imprenditori si sono dichiarati a favore dell’emendamento che impone il trattamento termico del sughero mediante tecniche di bollitura prima della movimentazione fuori dal territorio regionale di estrazione.

Secondo il professor Andrea Lentini, entomologo dell’università di Sassari, l’ipotesi è allo studio ma che non esistono dati scientifici che garantiscano l’efficacia del procedimento. “La bollitura del sughero ha un senso solo se fatta nel periodo giusto, quando gli insetti sono all’interno della pianta per ridurne la popolazione – ha detto il professore davanti ai componenti della commissione attività produttive – il sistema è già stato adottato in Spagna ma non ha dato ancora certezze. Non c’è una soluzione definitiva”. 

Il consigliere del Psd’Az Giovanni Satta, già critico verso l’obbligo della bollitura, ha annunciato la presentazione di un emendamento specifico nella prossima Finanziaria con lo scopo di incentivare la ricerca, sostenere le aziende del settore e sviluppare una nuova progettualità di filiera, utilizzando anche i fondi del Pnrr.

A nome della Giunta, l’assessora Gabriella Murgia ha confermato l’impegno della Regione, anche a livello istituzionale e ministeriale, per evitare contraccolpi negativi sul mercato sardo del sughero. E il presidente della commissione Piero Maieli ha ipotizzato una soluzione equilibrata del problema nella limitazione della bollitura alle quote di prodotto contaminato individuando come prioritaria una strategia regionale fondata su potenziamento della ricerca ed investimenti in qualità.

Marzia Piga

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