I lavoratori ex Rockwool sono in attesa che i programmi per il loro futuro, definiti dalla Regione a fine anno, vengano concretizzati. Dopo l’incontro di martedì tra il rappresentante dell’Ati-Infras (l’azienda che dovrebbe assorbire i lavoratori), la Regione e i sindacati, non sono stati fatti passi avanti.
Tutto è stato rimandato a un prossimo incontro in data da definire. In quell’occasione dovranno essere chiariti i ruoli che i lavoratori ex Rockwool dovranno ricoprire nell’ambito della nuova società. Presumibilmente non solo bonifiche ambientali, visto che l’Ati-Infras è attiva anche sul fronte delle infrastrutture e delle opere pubbliche.
E’ stato precisato che nell’assunzione a tempo indeterminato dei lavoratori sarà considerata la precedente professionalità nell’ambito di un contratto di II livello. Oltre ai 25 milioni annui per quattro anni che la Regione ha stanziato per i lavori di bonifiche e ripristini ambientali,
somme che saranno erogate contestualmente all’esecuzione dei lavori programmati e realizzati, sono stati bilanciati ulteriori 6 milioni di euro a disposizione degli enti locali le cui convenzioni con la Ati Infras dovranno stabilire i lavori da realizzare.
“A tutt’oggi – dice Francesco Garau, Segretario territoriale della Filctem CGIL – il mio giudizio resta sospeso in attesa che le promesse si trasformino in atti concreti, e che il primo di marzo, data indicata dalla Regione, diventi veramente la data dell’inizio di una nuova vita per questi lavoratori e le loro famiglie.
Carlo Martinelli