Eurallumina, riapertura fabbrica al bivio. Lavoratori pronti a nuove proteste

Ultimo miglio nel lungo iter autorizzativo – lungo cinque anni – per il progetto di riavvio dello stabilimento Eurallumina di Portovesme. Dopo l’approfondimento effettuato con la relazione positiva sull’impatto sanitario arrivata dall’assessorato della Sanità, i funzionari dell’assessorato hanno ripreso in mano le carte e dovranno definire la conclusione dell’istruttoria. Poi gli atti verranno inviati alla Giunta regionale per la delibera sulla valutazione di impatto ambientale.

Per seguire da vicino questo ultimo passaggio le tute verdi del Sulcis si sono ritrovate a Cagliari, davanti all’assessorato dell’Ambiente, per un presidio che proseguirà fino al termine del percorso. E i lavoratori, guidati dalla Rsu, sono pronti a mettere le tende e a passare il Natale in mobilitazione permanente. Anche perché al 31 dicembre, se non si arriverà ad una svolta, scadranno gli ammortizzatori sociali e si aprirebbe il baratro: licenziamento collettivo. Anche per questo motivo c’è stato un incontro con l’assessora regionale del Lavoro, Alessandra Zedda. “Siamo entrati nella fase emergenziale della nostra vertenza – spiega la Rsu – dalla conclusione del procedimento autorizzativo, dopo oltre 5 anni di lotta, impegno e sacrifici, passa la garanzia della realizzazione del progetto di ripresa produttiva, con le importanti ricadute in termini di investimenti e quindi occupazionali, economiche e sociali. Gli esiti negativi o ulteriormente tardivi vedrebbero vanificarsi questo scenario che coinvolge, tra lavoratori diretti, indiretti e indotto, 1450 persone, ai quali vanno sommati i nuclei familiari coinvolti, oltre alle determinanti sinergie con altre aziende che basano la loro permanenza e il loro riavvio sulla ripartenza di Eurallumina, primo anello della filiera dell’ alluminio”.

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