Metano liquido in arrivo in Sardegna: prima con gli iso container a bordo delle navi, poi direttamente con le metaniere. In mattinata è stata effettuata una simulazione: un camion ha finto di raccogliere il combustibile a Porto Torres e poi ha fatto tappa a Oristano, Villacidro e Cagliari. Il progetto di una cordata italo-spagnola è pronto, e il dialogo con le istituzioni per spianare la strada è già stato avviato. “Abbiamo ricevuto – ha spiegato l’amministratore delegato del gruppo Comit Federico Meloni – il saluto della segreteria del premier Matteo Renzi. Tra un po’ ci sarà il piano energetico regionale, e noi ci siamo. Prevediamo un abbattimento dei costi del 40 per cento. Significa che molte aziende che oggi chiudono, con il metano liquido non chiuderebbero”. Meloni ha spiegato che i costi ridotti sono legati al fatto che vengono utilizzati meno mezzi per i trasporti perché si tratta di combustibile comprimibile. Il ritorno allo stato gassoso, spiegano gli esperti, è possibile grazie ai vaporizzatori. Energia pronta per le aziende “al costo – sottolinea Meloni – di 1,60 euro al metro cubo”. Ora si tratta di coinvolgere nel progetto anche altri imprenditori. “Esistono tanti pro – continua – ma non c’è nessun contro: il metano liquido si trasporta a -163 gradi e non è infiammabile. Niente impatto con l’ambiente, è un carburante ecologico ed economico”. “Guardiamo con attenzione – ha spiegato il presidente della Confindustria isolana, Alberto Scanu – a questo tipo di progetti. Partiamo dal fatto che la Sardegna in tema di energia è la regione meno competitiva d’Italia”.