Energia, l’accusa dei Riformatori: “Pigliaru brancola nel buio”

“Sul tema dell’energia la Giunta regionale brancola nel buio, Pigliaru deve avviare un confronto immediato con il Governo nazionale perché alla Sardegna vengano riconosciute “pari opportunità energetiche” rispetto alle altre regioni”. Questa la posizione dei Riformatori che, questa mattina in una conferenza stampa, hanno annunciato la presentazione di una mozione urgente in Consiglio regionale sul tema dell’energia.

“In questi giorni assistiamo a polemiche sterili sul rischio di una revoca del regime di essenzialità per le centrali sarde – ha spiegato il consigliere regionale Miche Cossa – il problema vero è che in Sardegna manca una strategia per arrivare a un sistema energetico moderno e meno inquinante”. Secondo l’esponente dell’opposizione, “il Governo ha il dovere di riconoscere una proroga dell’essenzialità a favore delle centrali termoelettriche dell’Isola, almeno fino all’attuazione del piano di metanizzazione o all’entrata a regime dell’utilizzo del GNL (gas naturale liquefatto) per l’alimentazione degli impianti di produzione di energia elettrica”.

I Riformatori puntano ad una immediata conversione delle centrali. “E’ ora di avviare il processo di decarbonizzazione – ha detto Sergio Pisano, rappresentante del Centro Studi del partito – utilizzare GNL anziché oli combustibili o carbone consentirebbe di ridurre notevolmente le emissioni di CO2. La Sardegna ha un triste primato: immette nell’atmosfera 700 grammi di anidride carbonica contro i 393 della media nazionale”.

Contestate anche le linee di indirizzo per la modifica del Piano energetico regionale adottate dalla Giunta con la delibera del 2 ottobre scorso. “Si tratta di una strategia superata. Prevede la costruzione di 38 minigassificatori e di una rete di gasdotti locali per alimentare abitazioni e attività produttive con il gas metano mentre gli studi dicono che il fabbisogno energetico sarà sempre più orientato verso l’energia elettrica – ha concluso Pisano – si pensi invece a produrla utilizzando fonti meno inquinanti come il metano o le rinnovabili”.

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