“Il rilancio dell’edilizia costituisce il caposaldo per creare nuove opportunità occupazionali in Sardegna. La mancanza di lavoro continua ad essere la prima e sempre più grave emergenza che la Sardegna è chiamata ad affrontare. Noi continuiamo a credere che questo obbiettivo passi, necessariamente, da politiche virtuose orientate a dare nuova vitalità al settore delle costruzioni”. Lo sostiene il segretario generale della Filca Cisl, Giovanni Matta che chiede “un sussulto di protagonismo alla Giunta”. “Contestualmente ai progetti Lavoras, L’esecutivo ponga in essere tutti gli atti, politici ed amministrativi, necessari per sbloccare tutte le risorse destinate alle infrastrutture, specie quelle produttive, ed avviare così una inversione di tendenza sul fronte dello sviluppo e del lavoro – incalza Matta – Ogni milione speso in edilizia è in grado di creare sino a 16 posti di lavoro. Il patto Governo -Regione siglato a luglio del 2016 prevedeva 2,5 miliardi per la Sardegna. Quando si inizia a spenderli?”
Purtroppo – osserva ancora il sindacalista – in Sardegna il settore edile vive una concezione negativa. Da troppi attori, politici, istituzionali, ma non solo da questi, l’attività edile viene considera predatoria a carico dell’ambiente, fortemente erosiva a danno dei suoli, mentre per chi lavora nel settore, imprese e lavoratori, l’epiteto più delicato che viene loro rivolto e quello di cementificatori”.