di Aurora Vinci
Il digitale cresce in Sardegna a un ritmo più sostenuto rispetto al resto d’Italia. Nel 2025, il 38,2 per cento delle imprese locali prevede di incrementare il budget Ict (Information and Communication Technologies), un dato ben superiore alla media nazionale del 30,1 per cento. È quanto emerge dall’Assintel report 2024, presentato oggi nel corso di un evento promosso da Assintel (Associazione Nazionale Imprese Ict) e Confcommercio Sardegna.
I dati, illustrati da Paola Generali e Andrea Ardizzone, rispettivamente presidente e segretario generale di Assintel, mostrano un settore con segnali di forte dinamismo, una crescita che coinvolge in particolare le piccole medie imprese dell’Ict, sempre più orientate verso tecnologie emergenti come il cloud e l’intelligenza artificiale.
“Il dinamismo delle imprese sarde è un segnale incoraggiante – ha detto Paola Generali– ma per trasformalo in un reale vantaggio competitivo servono azioni concrete e un sostegno più deciso da parte delle istituzioni. La digitalizzazione è una leva strategica per lo sviluppo – ha continuato la presidente di Assintel – ma senza un intervento strutturale su formazione, incentivi e infrastrutture, rischiamo di perdere un’opportunità cruciale. È fondamentale che governo e amministrazioni locali lavorino insieme per supportare le imprese in questo percorso
di trasformazione”.
Nel 2024 il 33,2 per cento delle aziende sarde ha aumentato il proprio budget Itc,
un valore superiore alla media nazionale del 26,8 per cento. La tendenza appare
ancora più marcata per il 2025, con il 38,2 per cento delle imprese che prevede un
ulteriore incremento della spesa. Oltre alla maggiore propensione all’investimento nel digitale, le aziende sarde si confermano più aperte all’adozione delle nuove tecnologie. In particolare, l’intelligenza artificiale sta prendendo sempre più piede: il 7,6 per cento delle imprese dichiara di aver già integrato l’AI nel proprio business, un dato nettamente superiore alla media nazionale dell’1,8 per cento. Un segnale che evidenzia come l’Isola stia diventando un laboratorio di innovazione, con le piccole e medie imprese in prima linea nell’adozione di nuove soluzioni tecnologiche.
A livello nazionale, il mercato Ict ha raggiunto un valore complessivo di 42,4 miliardi
di euro nel 2024, con una crescita del 4,1 per cento e una previsione di ulteriore
espansione del 4,6 per cento nel 2025. Un quadro che conferma l’importanza
dell’innovazione per la competitività del settore produttivo. Nonostante i segnali positivi, la strada per un ecosistema digitale realmente maturo è ancora lunga. Il 24 per cento delle imprese sarde percepisce infatti il contesto territoriale come un freno alla digitalizzazione, mentre l’84,6 per cento segnala la necessità di rafforzare le competenze digitali interne. Un divario che potrebbe rallentare il processo di trasformazione tecnologica e che necessita di interventi concreti.
“La giunta regionale crede fermamente nel potenziale della digitalizzazione per lo sviluppo della nostra isola – ha dichiarato Gian Luigi Sotgia, capo di gabinetto dell’assessorato alla Programmazione, sottolineando l’impegno della Regione in questo processo: –. Con 160 milioni di euro a disposizione siamo pronti a supportare questo mercato dinamico e innovativo”. “La Regione sarà al fianco delle piccole e medie imprese, per favorire la loro crescita e la loro trasformazione digitale”.
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