Sa Panada di Cuglieri entra a far parte dell’elenco nazionale dei prodotti tradizionali. Il piatto tipico del piccolo Comune del Montiferru ha ottenuto il riconoscimento ministeriale grazie all’attività produttiva ‘Le dolci note’ di Sonia Angotzi che ha presentato la domanda. Dopo Assemini e Oschiri ora tocca a Cuglieri il riconoscimento ministeriale che attesta qualità e origine del prodotto tipico. A base di pasta violada (semola rimacinata), la ricetta di Cuglieri è ripiena di carne di maiale e di vitella, lardo fresco, carciofi, fave, piselli, olive snocciolate, pomodoro secco, aglio, prezzemolo, zafferano, noce moscata, e vino bianco.
Ciò che accomuna le panadas cuglieritane oltre agli ingredienti conformi alla ricetta originaria, è sa cosidura, la cucitura ornamentale che come un ricamo unisce sapientemente, a mano, i due dischi di pasta che formano il contenitore, quasi a formare una coroncina. “La nostra attività ha lavorato intensamente per raggiungere questo importante obiettivo. Abbiamo superato le paure e le preoccupazioni della pandemia, lavorando unitamente all’associazione Sa Mata, l’albero delle idee, e all’agenzia regionale Laore animando, grazie anche all’amministrazione comunale il territorio, i cittadini e le altre attività produttive per ottenere la certificazione de sa panada, con cui i cuglieritani hanno un rapporto simbiotico”, ha sottolineato Sonia Angotzi, titolare del laboratorio ‘Le dolci note’.
“Importante riconoscimento de Sa Panada di Cuglieri – hanno dichiarato il sindaco, Gianni Panichi, e l’assessora alla cultura, Maria Franca Curcu – grazie a chi si è speso e ha seguito l’iter burocratico non semplice. Per il nostro paese e per la nostra comunità è un grande passo avanti verso il marchio Igp”.