Crisi Alitalia, in Sardegna sono a rischio oltre 259mila biglietti

Con la crisi Alitalia sono a rischio i posti aggiuntivi, ovvero i biglietti che in estate la compagnia vende nell’Isola oltre i voli previsti dalla continuità territoriale.

Tecnicamente si chiamano posti aggiuntivi. Sono i biglietti che Alitalia, in accordo con la Regione, vende durante l’estate quando aumenta la domanda di collegamenti con la Sardegna. Nel 2016 la compagnia ne ha messi sul mercato poco più di 259.500, dal 15 giugno al 15 settembre, con un’offerta potenziata del 31,2 per cento rispetto al monte totale obbligatorio previsto dalla continuità territoriale. Ma adesso che la crisi sta travolgendo la compagnia – commissariamento e prestito ponte dallo Stato per garantire sei mesi di operatività in attesa della vendita -, quel surplus di biglietti è a rischio sui voli da Cagliari e Alghero verso Fiumicino e Linate. Alitalia potrebbe più non essere in grado di garantirlo.

Il tema dei posti aggiuntivi è al primo punto di una trattativa che già da queste ore sta impegnando fuori dall’Isola l’assessore ai Trasporti, Massimo Deiana. Perché senza la copertura extra, i biglietti a disposizione potrebbero ridursi a poco più di 572mila. Con disastrosi effettivi sull’industria sarda delle vacanze, oltre che sulla mobilità dei sardi.

Per ricostruire la mappa dei posti aggiuntivi che rischiano di saltare, tornano ancora utili i numeri dell’estate 2016 che lo stesso Deiana presentò in una conferenza stampa a chiusura degli accordi con i vettori di riferimento (leggi qui).

L’anno scorso Alitalia ha venduto su Cagliari-Fiumicino 343mila biglietti, con un incremento di 106.330 (+31%) rispetto a quanto previsto dalla continuità territoriale. Sul Cagliari-Linate i posti disponibili sono stati 242mila, pari a un aumento di 51.304 (+21,2%). Sulla tratta Alghero-Fiumicino i biglietti venduti hanno raggiunto quota 159mila con una maggiorazione di 74.412 (+46,8%). Infine nel collegamento Alghero-Linate Alitalia ha garantito 88mila posti, pari a un margine aggiuntivo di 32.216 (+36,7%). In totale la compagnia ha volato in Sardegna con un’offerta potenziata del 31,2 per cento.

Presumibilmente nei prossimi giorni si conoscerà l’esito degli incontri istituzionali di Deiana sta portando avanti. E non si tratta di vertici facili per via di più coincidenze. Intanto, l’attuale continuità territoriale, attiva dal 2013, scade a ottobre. Quindi è difficile che si possa trovare un’alternativa ad Alitalia per pochi mesi di operatività che ancora restano col bando in vigore. Non solo: l’estate non aiuta, visto che per tutte le compagnie è un periodo caldo. Si consideri poi che i posti aggiuntivi del 2016 non sono bastati a soddisfare l’intera domanda. E anzi: i biglietti totali extra venduti l’anno scorso erano già un aumento rispetto a quelli disponibili nel 2015 e che si erano rivelati insufficienti.

In serata, proprio sul punto dei voli aggiuntivi, l’assessore ha detto all’Ansa: “È una scelta strategica che spetta al management della compagnia”. Per Deiana è tuttavia “velleitario parlare delle eventuali ripercussioni che la situazione Alitalia avrà in Sardegna. Le interlocuzioni, che ci sono già, sono tecniche e noi abbiamo ben chiara la strada che vogliamo seguire. Ma per dire qualcosa di preciso, aspetterei che ci sia un commissario, cui spetterà dettare la linea”.

Al. Car.
(@alessacart on Twitter)

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