Finisce nel mirino del Partito dei Sardi il bando d’appalto dell’Arpas, l’agenzia della protezione dell’ambiente, per l’affidamento del servizio di prelievo dei campioni d’acqua per i controlli della balneazione nella stagione 2018. Una gara già scaduta lo scorso 6 marzo e sulla quale verrà depositata un’interrogazione in Consiglio regionale. Si tratta di un adempimento di legge che prevede, in tutta Italia, il prelievo dei campioni d’acqua per verificare se siano rispettati i parametri per la balneazione, ovvero per verificare lo stato di salute dei mari. Quest’anno i prelievi inizieranno il martedì 3 aprile.
“I campionamenti di balneazione sono sempre stati effettuati dalle Assl, in quanto compito istituzionale: con l’entrata in vigore della legge istitutiva dell’Arpas le competenze sono passate a quest’ultima, mentre i campionamenti, previo accordo tra l’assessorato Ambiente e l’assessorato alla Sanità, sono rimasti in capo alle Assl. Tali campionamenti vengono effettuati praticamente a costo zero, in quanto il personale ovviamente è già pagato dall’azienda di appartenenza – spiegano i consiglieri regionali del Partito dei Sardi, Augusto Cherchi e Piermario Manca – Ci chiediamo perché pagare 180.000 euro per un servizio che fino a oggi è stato svolto dal personale regionale (quindi a costo zero) con professionalità e competenza? Perché affidare un servizio ad aziende private quando il prelievo è a carico dell’Ente pubblico per legge?”