Continuità via mare, Onorato e Solinas: ‘Nuova convenzione si scriva nell’Isola’

“La nuova convenzione sulla continuità territoriale marittima va scritta anche in Sardegna, non solo a Roma”. Prima l’ha detto Achille Onorato, amministratore delegato di Moby; poi a stretto giro l’ha ripetuto il presidente della Regione, Christian Solinas. L’occasione è stata il ‘Rapporto di comunità’, una mattina di confronto organizzata a Cagliari con un sottotitolo: ‘Il contributo del Gruppo Onorato Armatori alla crescita del capitale territoriale in Sardegna’. Ovvero il report economico curato dallo Studio Ambrosetti che, attraverso i numeri, ha ricostruito l’incidenza di Moby e Tirrenia sul Pil dell’Isola. Due dati su tutti: i passeggeri che sbarcano con le navi del Gruppo generano una spesa di oltre un miliardo di euro.

È stato il giornalista Alessandro Marenzi, vicedirettore di Sky Tg24, a moderare la tavola rotonda. Quella ‘Destinazione Sardegna’ che ha dato vita a un lungo dibattito con due obiettivi a fare da cornice agli interventi: ‘Collegare il progresso e creare il futuro’. Una sorta di pre-analisi che anticipa di nove mesi la scadenza della convenzione sulla continuità marittima, cioè gli oneri di servizio che lo Stato paga a Tirrenia per garantire la mobilità dai porti sardi verso la Penisola. Anche sulle cosidette rotte non redditizie, quelle che altrimenti sarebbero fuori mercato.

È stato l’Ad Onorato ad aprire i lavori. “Quello di oggi – ha esordito il manager – è il riassunto di una storia che va avanti da cinque generazioni”. Era il 1882 quando la famiglia Onorato, con un veliero chiamato Il Trovatore, collegava la Sardegna al resto d’Italia. “Il porto di partenza era Terranova Pausania, come in quegli anni si chiamava Olbia”. Dallo scalo della Gallura partivano “aragoste, corallo e formaggi”; al ritorno il veliero trasportava “tutti i beni di prima necessità che non venivano prodotti in Sardegna”.

L’amministratore delegato non ha tardato a tracciare il perimetro del confronto partendo proprio dalla scadenza della convenzione, il 20 luglio del prossimo anno. “Noi – ha chiarito Onorato – non siamo qui per dettare nuovi testi, sarebbe irrispettoso; vogliamo invece offrire spunti di riflessione e dati oggettivi. Mettiamo a disposizione le analisi economiche dello Studio Ambrosetti, non numeri autocertificati, su cui alcuni sono maestri. Convintamente – ha proseguito l’Ad – crediamo che la Regione debba avere un ruolo chiave nella scrittura della convenzione, non fosse altro che conosce le necessità dei cittadini. Troppo spesso passa il messaggio che in Sardegna sui collegamenti marittimi esista il monopolio: niente di più sbagliato. Sono ben sei le compagnie che garantiscono il trasporto di merci e passeggeri, il Gruppo Onorato è solo uno di questi”.

Il manager ha poi sottolineato: “Ricordo che la convenzione in cadenza è stata scritta e firmata ben prima che acquisissimo Tirrenia. Noi, semmai, l’abbiamo ereditata cercando ogni giorno di onorarla al meglio. Abbiamo dato una lettura migliorativa per i passeggeri, ad esempio tenendoci sotto le ariffe massime previste, e sempre con l’orgoglio di fare un vero servizio pubblico. Abbiamo dato vita a standard superiori rispetto a quelli previsti”. Il manager ha aggiunto ancora: “La quota di contributo dedicata alla Sardegna vale poco più della metà dei 72 milioni previsti dalla convenzione. Ma in Corsica, per esempio, per un numero di linee ben minore vengono erogati oltre 90 milioni”.

Solinas ha preso la parola subito dopo. “Porto i saluti della nostra Regione – ha cominciato il governatore – e ringrazio il Gruppo Onorato per aver coinvolto nel percorso un partner così autorevole come lo Studio Ambrosetti. Oggi siamo alla vigilia di una scadenza – ha chiarito il governatore riferendosi alla convenzione Stato-Tirrenia -: l’occasione deve portarci a riflettere sulle prospettive di futuro della Sardegna e ci chiama alla costruzione di un modello di sviluppo che sia attrattivo e capace di creare economia e ricchezza”. Quindi la sottolineatura: “La Regione ha tutta l’intenzione di giocare un ruolo chiave nella definizione delle nuove regole perché la continuità marittima non può restare indietro rispetto a quella aerea, nell’interesse di tutti i sardi”.

Il capo della Giunta ha ricordato che “per un’Isola i trasporti sono un settore strategico su cui vogliamo impegnare e investire anche i soldi della nuova programmazione europea, è alle porte il nuovo settennio 2021-2027“. Solinas ha chiesto il proprio intervento lanciando un appello per il salvataggio del porto canale di Cagliari. “Un’infrastruttura così importante – ha detto -, lentamente muore. Anche questo forum può essere un’opportunità per riflettere sulle sue prospettive. Regione, armatori e operatori sono chiamati a trovare insieme, in breve tempo, una soluzione per superare la crisi, affinché la gestione del porto canale crei nuove opportunità di sviluppo per l’intera Isola”.

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